mercoledì 29 aprile 2009

FUOCHI NELLA NOTTE - Puntata due della nuova era

No, non l'ipocrisia, non l'egoismo, non la falsità. I massimi sistemi non fanno per me. Non sono capace di intolleranze generiche, di odio senza indirizzo e numero civico.
Io non tollero ciò che banalmente mi uccide tutti i giorni.
Io non tollero gli asciugamani a phon dei bagni pubblici, che poi le mani restano bagnate ma hai perso un sacco di tempo sotto un rumore infernale.
Non tollero il codice IBAN, stramaledetto chi l'ha inventato, fatto apposta per essere sbagliato, con tutti quei numeri, quegli zeri che non sai mai se li hai contati correttamente.
Io non tollero la macchina della polizia che in una strada con divieto di sorpasso va deliberatamente a 20 all'ora, con il solo scopo di farti girare le palle.
Non tollero i call center dove per parlare con un cazzo di operatore devi prima entrare in labirinto di cancelletti, numeri, asterischi che neanche Virgilio ti tira fuori dall'Inferno!
Questo non tollero.
Non me ne frega un cazzo di Berlusconi e le sue candidature alle europee. Mi fanno paura semmai i tanti suoi emuli che sopravviveranno a lui perpetrando il "berlusconismo" nei secoli dei secoli.
Non me ne frega un cazzo dell'influenza suina. Mi fa paura che nessuno si accorga della lebbra, che ancora uccide il quarto mondo. Milioni di persone! Altro che venti casi accertati!
Finchè dura.
Perchè il problema è che più passano gli anni, più sono le cose di cui non me ne frega niente. Ma crescono le cazzate del quotidiano che non tollero.
Tra poco mi ritroverò a odiare il Grande Puffo, la cometa di Haley, i ghiaccioli al limone, la settimana enigmistica, il mezzo Toscano, la voce preregistrata delle stazioni ferroviarie...
Ma ignorerò le stragi di stato, la mafia, la fame nel mondo, la catastrofe ambientale, le guerre, i terremoti, gli tzunami.
Quanto stiamo rimpicciolendo fratelli rukki? Ci stiamo globalizzando così tanto che del globo non ce ne frega più niente, perchè non siamo noi che andiamo da lui, ma lui che si restringe su di noi incapsulandoci nel nostro infimo orticello.
Ma sì, va bene così, tanto quando questo mondo infetto esploderà... Noi non ci saremo!



Ma qui si parla di musica, quindi al diavolo tutto, torniamo a fare il nostro mestiere di educatori di orecchie rukke. E siccome stanotte mi sento in vena, voglio parlarvi di amore. Sì, l'amore, il tema più cantato del mondo, l'ispiratore principe, il pilastro lirico per eccellenza.
Spesso mi si accusa di snobismo intellettuale perchè alle canzoni in tema non dedico troppa attenzione. Voglio rimediare.
Ma anche mettervi in guardia. Cantare l'amore senza banalizzarlo è impresa ardua. E non c'è niente di peggio che la banalità quando si parla di sentimenti. Perchè il cuore innamorato si accontenta di cose semplici, è debole, incapace di critica. Ed è lì che si annida il musico-truffatore. Lo pseudo cantautore che di questa debolezza approfitta somministrando dosi di idiozia tipo "mi sembra chiaro che sono ancora impantanato con te". Confidando nel fatto che una rima baciata e un linguaggio giovanilista siano la ricetta vincente per chi, nel sollucchero del momento, non ha capacità di leggere oltre le righe.
Chi di noi non è caduto in trappola almeno una volta?
Chi di noi non si è mai ritrovato a dichiarare "Lo so, è una canzone stupida, ma mi riporta a quel tempo in cui..."
Fratelli rukki, anzi, rukketti innamorati... una canzone stupida è solo una canzone stupida. Se in quell'estate dell'85 i juke box sulla spiaggia vi avessero bombardati con "Aria di Neve" di Sergio Endrigo, anzichè con "Marina ti voglio al più presto sposar" adesso avreste un ricordo d'autore e non soltanto un motivetto banale a evocare la vostra travolgente passione.
Ma eravate deboli. E indulgenti. Perchè dominavate il mondo, il cuore batteva più forte, la ragazzina con le lentiggini vi stringeva tra le sue braccia. La colonna sonora era poco più che un dettaglio in sottofondo.
Solo ora vi accorgete che, come la Madelaine di Proust, quella musica era la firma in calce al vostro contratto con l'adolescenza, i giorni felici... l'amore.
E l'avete regalata a Raf!!!
Certo che non è colpa vostra!
Ve l'ho detto, non sono capace di intolleranze generiche: il colpevole ha nome e cognome!
E non è neppure il cantantucolo di turno, ma la casa discografica che costruisce ad arte fenomeni di un'estate approfittando di quella debolezza chiamata amore. E paghereste qualunque cifra per tornare ad essere deboli, buttare nel cesso i CD dei Velvet Underground, appassionarvi a Michele Zarrillo e rivivere quei giorni.
E' così che ci hanno fregati. E' così che ci hanno drogati.
Ah ma io mi sono disintossicato sapete? Sono entrato in una comunità di recupero per musicodementi innamorati. Mi hanno somministrato endovene di Claudio Lolli, clisteri di CCCP, supposte di Demetrio Stratos.
Adesso sono libero e posso farvi ascoltare una canzone d'amore. Una canzone d'amore vera intendo, non un trucco per abbindolare cuori ingenui.
Ma prima vi chiedo di chiudere gli occhi, immaginarvi in una valle silenziosa, solo voi e la selva incolta, pensare intensamente alla persona che amate e proiettarvi indietro nel tempo. Molto indietro. 750.000 anni fa...



Il Banco del Mutuo Soccorso! La voce di Francesco Di Giacomo, lo "scimmione senza ragione".
Se è vero che l'amore è pura emozione, beh Bico, il bastardo, il giocatore incallito, ha speso una lacrima per ogni nota quando la ascoltò per la prima volta. Lacrime di emozione per quell'amore puro, sincero di cui forse è sempre stato incapace. Un amore possibile solo settecentocinquantamila anni fa, ma forse l'unico che varrebbe la pena vivere.

La notte è già alta sul cielo di Ko de Mondo e la mia Chesterfield è ormai un cilindro di cenere pronto a bruciarmi le dita.
E' il segnale della regìa inesistente che anche questo fuoco nella notte sta per spegnersi.
Dormite e sognate fratelli rukki. E pensate all'ultima volta in cui il vostro cuore ha battuto talmente forte da non farvi pensare che a lei. Se vi sveglierete con un sorriso strano non fatevi domande. Nessuno sa cos'è, nessuno ha la ricetta per guarirvi. L'amore... è solo carte da decifrare.



Sempre vostro.

Bico

L'OROSCOPO DEL SANGUE a cura di: Bloody Mary

GRUPPO A: Settimana altalenante, il sangue scorre lentamente nelle vene e vi procura un senso di apatia (Povero Me, Francesco De Gregori). La vostra spiccata onestà non sempre produrrà risultati positivi (Communication Breakdown, The Jeff Healey Band) ma vi rifarete con la consueta creatività (Mercedes Benz, Janis Joplin).
La canzone della settimana è:


GRUPPO B: Vi aspettano giorni selvaggi dovuti all'irrequietezza del vostro sangue (Roadhouse Blues, The Doors). Attivi e allegri per tutta la settimana, attenzione però agli ultimi colpi di freddo (Piccoli dolori, Francesco De Gregori). Qualcuno potrebbe accusarvi di eccessivo egoismo (No vale la pena, Los Trinitarios).
La vostra canzone per la settimana è:


GRUPPO AB: Sangue freddo in questi giorni. Ignorate il vostro eccessivo autocontrollo e lasciatevi andare di più (Surfing USA, The Beach Boys). Si prospettano incontri interessanti sul fronte lavorativo, siate positivi e non fatevi prendere dall'ansia (Stand by me, Ben E. King)
Per questa settimana la vostra canzone è:


GRUPPO 0: Settimana per ricucire rapporti incrinati (Que reste-t-il de nos amours? Charles Trenet). Fondamentale non farsi prendere dal troppo orgoglio e saper ascoltare (Il rimedio, Ivano Fossati). Giornata di sangue caldo per il 1 maggio (Bella Ciao, Modena City Ramblers).
Canzone della settimana:


E per questa settimana è tutto... che questi giorni vi facciano... "sangue".
Bloody Mary.

venerdì 24 aprile 2009

Rassegna stampa

Buongiorno, buonasera e buonanotte, torniamo dopo un po' di tempo con la nostra rassegna stampa rukka, un veloce ripasso delle notizie degli ultimi giorni, scelte a caso, qua e là, nel grande calderone che ci presentano i giornali. Premesso che non parleremo della tragedia avvenuta in Abruzzo (l'editoriale "Fuochi nella notte" di qualche giorno fa esprime già il nostro pensiero su chi sciacalla vendendo vergogna invece che notizie) partiamo subito aprendo le pagine a caso:

Immigrati: record di sbarchi, preoccupazione al Viminale. Eccoli là! Son preoccupati, ma tanto ci pensa il Joker in doppiopetto a regalare ottimismo a tutti. Non preoccupatevi, gente del Viminale, la soluzione vi arriverà direttamente nella busta, però dovrete indovinare quale sarà quella buona fra la busta n.1, la 2 e la 3!

Andiamo avanti, va'... <Mafia: arrestati 2 boss di Gela, avevano un piano per uccidere il Sindaco. Sì, due arrestati, ma gli altri? Non ci vorranno mica far credere che non sanno chi sono e dove stanno eh? ;-)

Bagdad, tornano i kamikaze. 60 morti in 2 attentati suicidi. Qualche furbacchione pensava che tirando giù due statue di Saddam si risolveva tutto... o forse, non lo pensava mica, anzi, forse a qualcuno sta bene questo stato di cose. Bah... andiamo oltre... anzi, mi fermo un attimo e metto su una canzone, che non c'entra nulla con queste notizie, ma ho proprio bisogno di rilassarmi e pensare a "Qualcosa" che mi faccia star bene.



E dopo questa immersione nella dolce atmosfera creata da George Harrison, rituffiamoci nel mare delle notizie.

25 Aprile, dopo le polemiche, La Russa: "Ricorrenza condivisa da tutti". Sì, vabbè... bisogna vedere se tutti vogliono condividere questa ricorrenza con La Russa.
Napolitano muove in difesa della Carta: "Resistenza vive nella Costituzione". E vabbè pure qua...

Gustosa notizia invece arriva da Vigevano (PV): Il sacrestano mette la svastica al braccio. Ahhh.. ma che simpatico!!!
Increduli i fedeli, ma lui non si scompone: "sono di destra"
Ho bisogno di altra musica suadente, non me ne vogliate, ma certe cose mi fanno ancora venire il vomito.



Eh beh, ora va un po' meglio, vero? Siamo pronti per l'ultima tornata di notizie.
Tralascio alcune tristi notizie sulla morte di adolescenti, tanto che vuoi commentare? E' già triste di suo la morte, quando colpisce i giovani diventa addirittura inspiegabile.

Andiamo invece all'economia, con un titolo che mi fa impazzire: Marchionne frena sull'Opel! Ma avranno poi compilato il cid? E l'Opel quanti danni avrà subito? E Marchionne? Si sarà dovuto mettere il busto? Quanto pagherà l'assicurazione? Boh?
Allora... andiamo avanti... I ricchi piangono: la crisi colpisce i cantanti inglesi. 'Azz... questo sì che non mi farà dormire stanotte. E allora, visto che la crisi colpisce i cantanti inglesi, ascoltiamone uno che alla crisi non ci pensa più.



Bene, ci avviamo alla conclusione con alcune notizie lanciate lì, secche secche. Ognuno le commenti come vuole.

Di Pietro al PD: basta insulti.
In California benzina più ecologica. (Ma più ecologica di che?)
G7: gli occhi sulle banche! (Paura!!!)
Un poliziotto anonimo è il re dei blog.
Ultima moda dei giovani, il lancio del sedile dal treno. Ma che carini!!!
Netanyahu alza la voce con l'UE.
Bene, e chiudiamo con la voce alta di Netanyahu e la voce calda di Ivano Fossati con una canzone di cui non c'è bisogno di dire nulla, solo il titolo: C'è tempo. A presto, cari rukki...

Pok.

mercoledì 22 aprile 2009

Consigli per gli acquisti

E rieccomi qua, pronto a prestare la mia (in)competenza a tutto il popolo rukko, dando consigli per gli acquisti in linea con lo spirito di questa radio, come suggeritomi dai fondatori. Non aspettatevi quindi recensioni o anche semplici nomine dei "soliti noti", che ne so.. La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, che ne parlano già tutti, o l'ultimo cd degli U2 (e qualcuno qua dentro si augura che sia proprio l'ultimo, visto la vaccata che hanno tirato fuori) o i film di grande pompa magna hollywoodiana.
Parliamo di prodotti meno noti, meno visibili, nuovi o vecchi, non importa, oppure di grandi classici magari un po' dimenticati e, di conseguenza, diventati di diritto "rukki" a tutti gli effetti. Ma bando alle ciance e vediamo un po' di che si parla oggi:

FILM: GARAGE OLIMPO di Marco Bechis.
L'Argentina dei generali e dei Desaparecidos. La storia di Maria, una studentessa ventenne e militante politica, che per questo, come migliaia di altri giovani dissidenti, viene fermata e condotta nel centro di prigionia denominato, appunto, "Garage Olimpo". La sua storia si incrocia con quella di Felix, il suo carceriere e innamorato di lei, ma saldamente ancorato dalla parte opposta.
Film crudo e duro, su un periodo storico ancora non completamente venuto alla luce e che riguarda da vicino anche molti italiani (fra le migliaia di vittime scomparse, gettate in mare dagli aerei c'erano anche figli di emigranti) e seguito da un altra pellicola sul tema, sempre dello stesso Bechis, che si intitola Hijos. Assolutamente da vedere.



LIBRO: JED, CED, ZED di Danilo Cecchi.
Romanzo di geografie umane e concrete, tra Atene e Parigi, passando per un omicidio apparentemente irrisolto, la scomparsa di una diciottenne e la nascita di diversi rapporti interpersonali.
Una storia coinvolgente e serrata, che ci presenta un personaggio, anzi tre, anzi, uno: Jed, Ced, Zed. Tre nomi per un uomo emblematico e sfuggente, carismatico e misterioso. Narrato e visto dagli occhi di un protagonista che agisce in prima persona e si trova coinvolto in una serie di eventi incalzanti che conquistano fin dalle prime pagine. Originale escamotage narrativo quello della completa eliminazione del discorso diretto, che aggiunge una nota di fascino in più a questo bel romanzo.


DISCO: AL MA di Massimo Alviti e Rodolfo Maltese
Rodolfo Maltese, storico chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso protagonista, autore e interprete di questo album strumentale insieme a Massimo Alviti, anche lui raffinato chitarrista. Un lavoro splendido, suggestivo, ricco di emozioni e note che lasciano in bocca il gusto del bello.
"Questo disco è il risultato di anni di lavoro, tanti chilometri percorsi tra una città e l’altra, tra un palco e un altro, alberghi, cibi da conoscere, vini diversi,stati d’animo diversi…E’ “ALMA”, l’anima di chi, con umiltà e ironia, comunica le proprie emozioni di una vita di musica”. M.Alviti
Undici tracce in massima parte composte dagli autori, con due pezzi dei Beatles (Blackbird e And I love her) e due di Pat Metheney (Last train home e James).
Imperdibile.



Bene, anche per questa settimana è tutto. Mike Goodmorning vi augura buona lettura, buon ascolto e buona visione.
A presto, cari amici rukki.

EMME.GI.

lunedì 20 aprile 2009

FUOCHI NELLA NOTTE - Puntata Uno della nuova era

Pensavo di cominciare con toni pacati questa prima puntata notturna della nuova Radio Rukki. E invece no. Perchè?
Perchè sono incazzato. Ho pure vinto un bel po' al tavolo ieri notte, un colore cambiando due carte contro una scala all'asso sono soddisfazioni che meriterebbero ben altro umore, ma tant'è. Sono incazzato.
Anzi non ne posso proprio più.
Di cosa? Dei giornalisti! Tutti i giornalisti! Di quelli che all'Aquila si sono infilati nelle macchine di persone che dormivano in auto per paura che gli crollasse addosso la casa chiedendo "Come mai siete qui?".
Di quelli che dopo trecento morti e migliaia di feriti e sfollati hanno pensato bene di sciorinare le cifre dell'audience, spiegando con tanto di percentuali il trionfo della loro testata sulle reti concorrenti! E avevano il coraggio di esserne visibilmente soddisfatti!
Ma esiste ancora il reato di oltraggio al pudore? O è stato depenalizzato insieme al falso in bilancio?
Non lo so, ma se esiste, per favore arrestate queste merde umane, perchè più oltraggio al pudore di questo non c'è!
Se non esiste più, allora fate quello che vi dico: spogliatevi nudi, completamente nudi, e andatevene in giro per strada urlando: "Adesso misurate anche lo share di questo cazzo!!"
Ma vedete fratelli rukki, io ho tollerato. Ho tollerato l'invadenza, l'incompetenza, l'arroganza. Dai giornalisti ho tollerato quasi tutto. Ho tollerato che sulle reti Rai e Mediaset non venisse passata l'intervista a un Berlusconi sorridente che dichiarava "Qui nella tendopoli si sta benissimo; hanno tutto quello che serve. E' come se fosse un camping estivo." Giuro, ha detto proprio così.
Ho tollerato quella telecamera invadente che entrava nelle tende, che in quel momento erano case, fin nel profondo dell'intimità di gente ferita, umiliata, senza più un cazzo di niente, a chiedere "Casa vostra è crollata?"
Mi sarebbe piaciuto che qualcuno avesse risposto "No, siamo qui per passare un week end alternativo alla solita gita fuori porta."
Ho tollerato persino gli speciali di Vespa e Sposini che intervallavano il pianto di una madre che ha perso il figlio con i "consigli per gli acquisti".
Sapete quando ho smesso di tollerare?
Forse doveri vergognarmene, ma voglio confessarvelo, perchè voi siete rukki come me e temo mi possiate capire.
Beh è successo ieri sera, quando anch'io come tanti milioni di italiani ho visto l'ultima puntata di X Factor!
Sì, anche di fronte all'immane tragedia sono riuscito ad indignarmi sul serio solo quando è stata toccata la musica.
Sono uno stronzo superficiale, lo so, ma che volete farci? Ho la presunzione di credere che se la gente amasse di più la musica, forse certa televisione neppure esisterebbe e certi giornalisti d'assalto che pensano di fare share sul dolore e sulla tragedia, oggi sarebbero impegnati in più consone attività tipo coltivare barbabietole o vendere aspirapolvere.
Ma torniamo alla FINALE di X FACTOR.
Per l'occasione è stata allestita una vera e propria redazione televisiva, una tribuna stampa con il fior fiore dei giornalisti musicali italiani.
Una massa informe di idioti, incapaci di esprimere il benché minimo segno di cultura musicale. Una ventina di completi imbecilli che scrivono sulle più importanti testate italiane!
Lo voglio ripetere: idioti, incompetenti, probabilmente venduti a qualche casa discografica, oppure semplicemente cerebrolesi raccomandati. E se qualcuno di voi li conoscesse sono disposto a fornire le mie generalità e essere denunciato per calunnia (ma esiste ancora il reato di calunnia, o è stato depenalizzato insieme al protesto bancario?).
Insomma questa sottospecie di giornalisti non ha fatto altro che magnificare le doti di un ragazzetto di buona volontà, incapace di pronunciare sillabe musicalmente eufoniche, autore di un brano di una banalità disarmante, intonato come un muratore che fa i gargarismi all'alba, che risponde al nome di Juri.
Ma posso ancora capire! Forse il mio giudizio vale poco, quindi mi sento incline a tollerare ancora, a ipotizzare che in questo giovine virgulto vi sia qualcosa che io non colgo.
Ma le motivazioni addotte! No quelle non c'entrano con il gusto, quelle sono delle oggettive stronzate:
"Si è scritto la canzone da solo"
E questo che vuol dire? Prendete carta e penna rukkacci, sto per scrivere una canzone. Fatto? Bene, adesso trascrivete questo testo che sto improvvisando al momento:
"Cade la pioggia, scende la nebbia nella notte fredda. Il mondo sta zitto in questo emisfero, nell'altro qualcuno ha già in testa un sombrero. Non sento dolore nel buio profondo, ho sete ed ho fame... ho toccato il fondo."
Bene. da adesso in poi sono un cantautore. Mi sono scritto una canzone da solo! L'avete trascritta? Mi raccomando eh, perchè potreste avere tra le mani l'anteprima della nuova hit dell'anno!
Ma vaffanculo!
Altra motivazione: "Un ragazzo così giovane che già scrive canzoni così"
Ma lo sapete quanti anni aveva Jim Morrison quando nascevano i Doors? E Jimi Hendrix? E Janis Joplin? E Brian Jones?
E lo sapete quanti anni avevano i Beatles quando sono diventati i Fab Four? E Elvis quando diventò The King?
E senza andare troppo lontano, andatevi a sentire Son, di cui ho parlato qualche puntata fa: un ragazzo di Pestum (Salerno) di 23 anni.
Ma che cazzo ne sapete voi? Voi che non siete mai andati a scoprire cosa succede davvero tra i giovani autori, che non avete la più pallida idea di chi siano Ivan Segreto, Son, i Tetes de Bois... Restate a fare vetrina della vostra ignoranza in prima serata su Rai Uno, mentre là fuori, per fortuna, c'è qualcuno che fa musica!
Ero riuscito a provare un po' di pena, quando avevo visto Mogol elargire complimenti per l'originalità di un verso contenuto nel brano inedito di Matteo Bicucci (o come cazzo si chiama). Il verso, udite udite, recitava così: "Senza te e con te non so vivere"
E Morgan a corroborare "E' la chiave di tutto, qualcosa che non era mai stato scritto prima!"
Mi sono domandato più volte: ma sono diventato scemo io o qualcosa non torna?
Dico, senza indulgere sulla banalità oggettiva della frase, indipendentemente dall'originalità, ma "I can't live with or without you" lo sapete o no cosa cazzo vuol dire? Lo sapete o no che è uno dei brani più celebri degli U2 i quali a loro volta sono forse la band più celere del pianeta???
Ma ripeto, in questo caso sono stato vinto dalla pietà, soprattutto per Mogol, ormai inutile anche in veste di mentore.
Mentre per i giornalisti no, non riesco a provare pena. Solo disgusto. Perchè nella migliore delle ipotesi lo fanno in malafede. Si beano del loro potere di condizionare i consumatori di musica, magari perchè la major di turno gli ha allungato un obolo sottobanco. E, ripeto, questa è la migliore delle ipotesi. La peggiore non ve la dico neanche.
No, niente musica stanotte, la musica è in lutto.
Voglio dire solo una cosa, e la voglio dire a trecento persone che in un attimo hanno perso la vita, probabilmente senza neanche accorgersene.
Voi che adesso sapete. Voi che adesso siete da qualche parte che nessuno qui conosce. Ovunque vi troviate a vagare, se incontrate Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Luigi Tenco, abbracciateli anche per me e ditegli che nella tragedia avete avuto una sola fortuna: vi siete persi la finale di X Factor.
E ora che qualcuno censuri anche me, che tanto di trovarmi in compagnia di Vauro non posso che essere onorato!
Vaffanculo a tutti!
Buonanotte solo a voi, rukkacci maledetti!

sabato 18 aprile 2009

L'OROSCOPO DI BLOODY MARY - Settimana dal 19/04 al 26/04

GRUPPO 0 - I Melodici

Settimana abbastanza caotica (Sex Pistols - Problems), ma per fortuna nella serata di Mercoledì la temperatura del sangue vi concederà un po' di relax (Shadofax - Angel's Flight). Incontri interessanti nel week end (Beatles - Get Back)
La canzone della vostra settimana è:



GRUPPO A - Gli Armonici

Se non fosse per qualche dissonanza sul lavoro (Fabrizio De Andrè - Il Bombarolo), la settimana scorrerebbe decisamente tranquilla. Momenti di tenerezza con il partner (King Crimson - Prelude Song of Gulls) e piena forma fisica (Bruce Springsteen - Born to run).
La canzone della vostra settimana è:



GRUPPO B - I Ritmici

Settimana segnata dagli spostamenti a partire da martedì (Rolling Stones - Ruby Thuesday). Vi muoverete molto sia per lavoro che per piacere. Gradevoli sorprese in campo amoroso nella giornata di mercoledì (Jaques Brel - La valse à mille temps). Fine settimana più tranquillo, da passare in famiglia (Elton John - Your Song).
La canzone della vostra settimana è:



GRUPPO AB - I Complessi

Settimana da dimenticare quantomeno in campo affettivo. Screzi con il partner dovuti alla vostra impazienza (Francesco Guccini - Quattro Stracci) e alla vostra gelosia. Gli impegni lavorativi saranno molti e stressanti (Pink Floyd - Several furry species of small animals...). Per fortuna il sangue è ben fluido e la salute vi sorregge (Fifth Dimension - Aquarius).
LA canzone della vostra settimana è:



Buoni globuli rossi a tutti i rukki.

venerdì 10 aprile 2009

Rassegna stampa

Buongiorno, questo è lo spazio della rassegna stampa che oggi però sarà vuoto per il rispetto dovuto alle vittime del terremoto in Abruzzo e alla giornata di lutto nazionale.
Senz'altro aggiungere...

P.

IL NUOVO PALINSESTO DI RADIO RUKKI POWER

Ogni settimana, in ordine sparso, andranno in onda i nostri IJ (Internet Jockey) con questi programmi:

Bloody Mary - L'OROSCOPO DEL SANGUE

Mike Goodmorning - CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Poker - RASSEGNA STAMPA

Bico - FUOCHI NELLA NOTTE


Fateci sapere pervenire le vostre idee, rukkacci maledetti!

L'OROSCOPO DEL SANGUE by Bloody Mary

Ecco un'altra nuova rubrica di Radio Rukki Power. Come ogni radio che si rispetti abbiamo anche noi il nostro oroscopo settimanale. Ma il nostro è diverso. E' l'oroscopo del sangue! Vi chiederete, amici rukki, cosa vuol dire. E' molto semplice: si tratta dell'oroscopo basato sul vostro gruppo sanguigno.
Si chiama Ketsuekigata e ha radici abbastanza lontane. Ve ne leggo la storia tratta dal sito "ParlandoSparlando":

I giapponesi parlano di sangue nelle piu' disparate circostanze. Nell'Arcipelago e' infatti diffusa la convinzione che il gruppo sanguigno sia un attendibile indicatore della personalita' e delle attitudini psicofisiche degli individui, e il ketsu-eki-gata (ketsuekigata), la "dottrina dei gruppi sanguigni", riscuote molto piu' credito di ogni altra veneranda sapienza esoterica.
E la cosa risale a tempi molto lontani; gia' nel 1916 un medico giapponese, Hara Kimata, pubblico' una ricerca che legava il tipo di sangue al carattere e, intorno al 1925, l'esercito giapponese fece propria questa teoria per identificare i punti di forza e le debolezze dei propri soldati, per selezionare gli uomini piu' adatti a un determinato incarico.

La teoria ricevette la sua prima formulazione nel 1927, a opera di Takeji Furukawa, quando ancora la scoperta dei gruppi sanguigni era fatto recente e clamoroso.
Furukawa, professore di psicologia in una scuola superiore femminile di Tokyo, si mise ad osservare le differenze di temperamento tra le sue studentesse. Al termine dei suoi studi, pubblico' il primo libro: "Studio del temperamento attraverso i gruppi sanguigni".
Secondo Furukawa le caratteristiche di ogni persona erano determinate dal tipo di sangue che gli circolava nelle vene, attribuendo le varie tipologie di carattere che avevano ai diversi gruppi sanguigni ai quali appartenevano.
Gli studi del professore giapponese non trovarono mai un vero fondamento scientifico cosi' che la teoria di Furukawa resto' in auge solo alcuni anni (quanto basto', pero', per introdurre la prassi di indicare il gruppo sanguigno nelle domande di assunzione alle aziende), scemando negli anni '30, fino ad essere ignorata e cadere nell'oblio per una quarantina di anni.

A ripescarla ed a rivitalizzarla fu, nel settembre del 1971, il giornalista Masahiko Nomi, quando pubblico' il libro "Ketsuekigata de wakaru aisho" (titolo inglese "Understanding Compatibility from Bloody Types"), Capire le affinita' in base al gruppo sanguigno (un libro giunto ormai alla ristampa numero 240).
Masahiko Nomi approfondi' le teorie di Furukawa e, pur non avendo un background medico e basandosi su sue statistiche (dalla metodologia, peraltro, poco chiara), in un decennio riusci' a pubblicare una decina di libri sull'argomento, tutti diventati best seller e long seller, visto le numerosissime ristampe che hanno avuto, facendoli divenire un vero e proprio fenomeno popolare.
Dopo la sua morte nel 1981, il figlio Toshitaka prosegui' la sua opera sponsorizzando Ketsuekigata Ningengaku Kenkyuushou, l'Istituto per il gruppo sanguigno umano. Padre e figlio alla fine pubblicarono oltre 65 libri, vendendo piu' di 6 milioni di copie nel solo Giappone.

Da allora il ketsuekigata, la "dottrina dei gruppi sanguigni" appunto, e' letteralmente dilagata, grazie anche alla complicita' di giornali e tv, inculcandosi nella coscienza popolare nipponica.
Ancora nel 1991, Matsuda Kaoru pubblica "Ketsuekigata to Seikaku no shakaishi" ("Social history of blood type and personality").
Secondo i sondaggi, anche oggi oltre il 70% dei giapponesi crede che esista una relazione tra gruppo sanguigno e personalita'. E in Giappone ci si chiede "di che gruppo sei?" come da noi e' comune domandare "di che segno sei?"

Solo nel 2008 almeno dieci libri sull'argomento sono entrati nella classifica dei bestseller grazie a milioni di copie vendute.
In televisione, la mattina, viene letto l'oroscopo dei gruppi sanguigni.
E ancora: ci sono agenzie matrimoniali che si basano su questa teoria per far incontrare ai propri clienti l'anima gemella, asili nido divisi per tipo di gruppo sanguigno, fino ad arrivare alla scelta di alcune aziende, che tengono conto del gruppo sanguigno per l'assunzione dei propri dipendenti.

E non solo, il Primo Ministro nipponico Taro Aso si cura di precisare sul suo sito internet che e' di gruppo A (con il leader dell'opposizione che e', invece, di gruppo B) e nel vocabolario e' stato inserito anche un neologismo, bura-hara, che indica l'attrazione sessuale per una donna in base al suo gruppo sanguigno.

L'ossessione per il gruppo sanguigno ha contagiato anche la Corea del Sud, dove il tipo di sangue e' considerato determinante nelle relazioni sentimentali. Il fenomeno ha ormai influenzato anche qui canzoni, tv, riviste e cinema. Addirittura siti internet riuniscono questi innamorati, decisi a migliorare e rilanciare la loro immagine nelle relazioni sentimentali.

Allora vediamo qual'e' il profilo della personalita' corrisponde ad ogni gruppo sanguigno, secondo la "dottrina dei gruppi sanguigni" (ketsuekigata) che tanto impazza in Giappone.

Gruppo A
Gli A-gata, le persone con gruppo sanguigno A, sono individui calmi, seri, stabili e leali. Hanno un carattere deciso, ma non esente da cocciute impuntature. Ponderano bene le proprie mosse, ma una volta passati all'azione si votano alla causa con assoluto puntiglio e dedizione. Vantano un ottimo autocontrollo, ma il loro rigore nasconde un'intima fragilita' e una certa inclinazione al nervosismo.

Inoltre, chi appartiene al gruppo A, ha un carattere gentile, riservato e pudico, quasi sfuggente, educato, ansioso, indeciso, prudente, si commuove facilmente, non combattivo, disposto a sacrificarsi, meticoloso, sistematico, organizzato, onesto, serio, puntuale, scrupoloso, convenzionale, premuroso verso ogni cosa, preferisce relazioni pacifiche, lento a dare fiducia, osservante delle regole e dell'ordine sociale, sa reprimere le emozioni, pessimista, cerca la tranquillita', poco sociale.

Gli uomini del gruppo A sono attirati dal matrimonio e dai figli e vanno d'accordo con le donne del gruppo 0. Le donne A non disdegnano il nubilato e non sono molto entusiaste all'idea di procreare.

Per la sua tendenza all'omologazione, il tipo A viene a volte assimilato alla categoria castale dei contadini.


Gruppo B
I B-gata, le persone con gruppo sanguigno B, sono dinamici, brillanti, intraprendenti, curiosi e rigorosi, ma anche dispersivi, inaffidabili ed egocentrici. Facili all'entusiasmo e nel contempo superficiali, sbolliscono con la stessa rapidita' con cui si infervorano. All'apparenza risultano solari, gentili e pieni di energia, ma in realta' non amano troppo il contatto con il prossimo. Poco convenzionali e poco sensibili all'opinione altrui, vengono paragonati ai cacciatori.

Inoltre, chi appartiene al gruppo B, e' allegro, vivace, indipendente, loquace, sensibile, socievole, premuroso, accomodante, originale, ha classe e stile, non ama il gioco di squadra, odia le limitazioni, pensa senza stereotipi, istintuale, distingue poco, non considera le circostanze, non e' molto osservante delle regole sociali, imprevedibile, creativo, accetta i rischi senza pensare alle conseguenze, la vita e' un gioco. Gli B sono un po' gli opposti degli A.

La casta cui sono assimilati e' quella dei commercianti.


Gruppo 0
Gli O-gata, le persone con gruppo sanguigno 0, sono individui pacifici, generosi, indipendenti, flessibili, ottimisti, aperti al mondo e alle novita'. Sebbene non lascino facilmente trasparire le loro opinioni, uno spiccato senso del gruppo li rende persone che "incontrano".
In amore si dimostrano moderni, liberi e comprensivi, rispettosi della personalita' dell'altro.
La professione consigliata ha a che fare con il commercio, le relazioni pubbliche ma anche la medicina e la psicologia. Possiedono un'innata vocazione alla leadership (la maggior parte dei primi ministri giapponesi sono O-gata), anche se a volte la loro destrezza finisce per rivelarsi mera apparenza (la maggior parte dei primi ministri giapponesi sono, appunto, O-gata).

Inoltre, chi appartiene al gruppo 0, e' calmo, paziente, capace di controllare le proprie emozioni, deciso, inflessibile, pieno di fiducia nelle proprie capacita' nonostante un'apparenza tranquilla, socievole, estroverso, avventuroso, di larghe vedute, accetta con favore, ha sempre chiari gli obiettivi, ha desideri onesti, conscio delle relazioni di potere, sa cogliere le occasioni, cerca il successo, non gli piace sentirsi subordinato, intraprendente, ottimista, autoritario.

La casta cui sono assimilati gli 0 e' quella dei guerrieri.


Gruppo AB
Gli AB-gata, le persone con gruppo sanguigno AB, hanno animi profondi, sensibili e delicati. Sempre riguardosi verso i sentimenti altrui, gli AB si muovono con cura e discrezione, cio' che ne fa degli ottimi mediatori. Con se stessi e con le persone della propria cerchia, tuttavia, sanno essere duri e intransigenti. La loro personalita' risulta percio' segnata da una certa ambivalenza. L'AB-gata corrisponde al tipo dell'umanista melanconico.

Inoltre, chi appartiene al gruppo AB, e' razionale, ha buona capacita' critica e di analisi, e' nato per risolvere i problemi, partecipa e contribuisce alla societa', vuole vivere in armonia con la societa', e' unico, vuole fare molte cose insieme, serio sul lavoro, sfrenato nei rapporti personali, si sente distante, freddo, la vita e' un dramma. Gli AB sono una combinazione dei caratteri del tipo A e del tipo B,

La casta cui sono assimilati gli AB e' quella degli artigiani.



Secondo alcuni giapponesi, l'impasto dei vari gruppi sanguigni determinerebbe anche il temperamento dei popoli.
Negli Stati Uniti, per esempio, domina il gruppo O, mentre in Giappone prevale il gruppo A (A 38.1%, O 30.7%, B 21.8%, AB 9.4%).
Nel Paese del Sol Levante il gruppo sanguigno viene sfruttato anche per formulare previsioni e analisi sulla compatibilita' interpersonale, nella vita di coppia, ma anche sul posto di lavoro.

Come precedentemente accennato, dal 1930 l'indicazione del gruppo sanguigno fa parte integrante di ogni domanda di assunzione e le aziende che tengono in qualche considerazione la tabella di tolleranza ketsuekigata sono tutt'altro che mosche bianche.

Ridotto all'essenziale, tale schema sancisce la compatibilita' di ciascun gruppo con se stesso e con il gruppo AB.
Gli AB sono peraltro considerati soggetti da "non preferire", mentre si dice che i piu' abili manager siano gli esponenti del gruppo A.
Agenzie matrimoniali e aziende a parte, i giapponesi trovano grande diletto a indovinare il gruppo sanguigno di conoscenti e interlocutori, nonche' quello dei personaggi illustri.
I principali membri dell'augusta Famiglia Imperiale, per esempio, appartengono tutti al gruppo A (l'imperatore Hirohito, pero', era un AB).
Al Capone? O.
Adolf Hitler? A.
I presidenti coreani? In genere AB (da "non preferire").
Akira Kurosawa? B.
Marilyn Monroe? AB (questa volta, pero', da "preferire").

Nel libro del dottor Peter J. D'Adamo si afferma che il gruppo sanguigno e' una sorta di marcatore evolutivo che svela quale cibo e' meglio per noi.
Ad esempio, le persone di tipo A dovrebbero seguire una dieta piu' vegetariana, mentre per il tipo 0 e' piu' indicata una dieta con molta carne rossa.



E' tutto chiaro amici rukki? Bene, dalla prossima settimana premuratevi di accertare il vostro gruppo sanguigno e state attenti ai consigli delle stelle... ops chiedo scusa... dei globuli rossi!

B.M.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI by Mike Goodmorning

E proviamo allora a darvi qualche consiglio per il week end lungo di Pasqua. Per chi resta a casa naturalmente, non per i pochi fortunati che anche in periodo di crisi riescono a farsi le gitarelle fuori porta.
E cosa c'è di meglio, quando si sta a casa, di un buon libro, un bel film e un po' di sana musica da ascoltare? Bene, questi sono i consigli di Radio Rukki Power e se non saranno graditi, beh, potete sempre eliminarci dai vostri preferiti. In fondo anche questa è democrazia no?

LIBRO
Marco Di Grazia e Francesco Villari - L'OTTAVINA DI DIO
Va bene, lo so, è una marchetta, ma sono nuovo qui e sapete com'è, sempre meglio accattivarsi le simpatie dei fondatori! Ma scherzi a parte l'Ottavina è un libro divertente, ben scritto, ricco di avventure e colpi di scena. Una lettura ideale per un fine settimana senza troppi pensieri, piacevole anche per chi non ha idea di biliardo.

FILM
Julie Taymor - ACROSS THE UNIVERSE
Se amate i Beatles non potete prescindere da questo meraviglioso film, interamente sceneggiato sulle canzoni dei Fab Four. In parte musical, in parte no, prende spunto dalle canzoni per mettere in pellicola la storia di due adolescenti inquieti sul finire degli anni '60, quando imperversava la guerra in Vietnam e i giovani si riversavano per le strade a gridare la loro rabbia. Cameo di Bono degli U2 e di Joe Cocker, fantastico nei panni di un barbone.

DISCO
Ivan Segreto - AMPIA
Un autore giovane, ma già estremamente maturo. Un disco sorprendente con le sue atmosfere ambient, le sue armonie modali, i testi surreali. C'è tanto dentro questo AMPIA, dal jazz alla classica, dall'acustica cantautorale al folk, dal crossover al madrigale. Solo otto brani, come si faceva una volta, ma collaborazioni di altissimo pregio: Franco Battiato, seconda voce della title track, ma anche Paolo fresu che regala l'intro a "L'inverno, l'estate" e Giovanni Sollima che introduce "Dondola". Intellettuale ma comunicativo, raffinato e godibile, sarà sicuramente una piacevole sorpresa per molti di voi.

Alla prossima popolo rukko.

M.G.

mercoledì 8 aprile 2009

UNA PUNTATA QUALUNQUE

Buon giorno popolo rukko. Vi siamo mancati?
Eh sì, è più di un mese che Radio Rukki si è imboscata nella polvere, ma non si è dimenticata di voi. E infatti questo silenzio ha generato riflessione e si sa, la riflessione porta nuovo. Da oggi, ordunque, Radio Rukki cambia. In meglio o in peggio lo deciderete voi, grazie alla funzione di commento che dovrebbe finalmente essere stata riabilitata.
Vi anticipo che da ora in poi non sarò l'unico speaker delirante, ma altri clandestini nascosti nel buio come me, altri border line (come direbbe l'editor de "L'Ottavina di Dio") si mescoleranno nel mondo dei vivi per restituirvi immagini suoni e parole dall'aldiqua. Nuovi programmi, nuove idee, nuovi rukki.
E come ogni radio che si rispetti, ogni trasmissione avrà il suo titolo e il suo conduttore. A chi vi parla resterà l'onere di chiduere i battenti, la notte, quando i tavoli da poker sono ormai vuoti e l'alcool in corpo abbondante.
E non crediate che qui a Ko de Mondo siamo esenti dal rutilante universo della pubbicità. No no, alla fine di ogni puntata vi beccherete anche i nostri bei consigli per gli acquisti. Ma non temete, niente prosciutti e tv al plasma. Ogni volta vi consiglieremo un libro da leggere, un film da vedere, un disco da comprare (o scaricare, fate voi), a nostro gusto e senza la pretesa di ergerci a guru. Semplicemente vi segnalaremo ciò che ci piace e che, siamo certi, piacerebbe anche a voi, se davvero siete rukki dentro.
Ma in questa puntata qualunque non voglio darvi solo "informazioni di servizio". Voglio che sia l'ultima puntata di Radio Rukki Power, così come la conoscete, e la prima della nuova era.
Parto da una richiesta arrivata via mail: "Bico, ma secondo te era meglio Lennon o McCartney?"
Potrei rispondere in maniera laconica: Harrison.
Ma la domanda, in sé ingenua e generalista, contiene interessanti spunti di riflessione e liquidarla così non mi sembra corretto.
Non me ne vogliate, ma parto da lontano.
Da un concetto valido in musica come in altri ambiti: non sempre ciò che è bello è importante, non sempre ciò che riveste grande importanza è anche bello.
Ovviamente ci sarebbe da discutere molto sul concetto di "bello" se è vero ciò che afferma il Principe De Curtis: "De gustibus non est sputazzellam", ma consentitemi di dare per scontato che esista un bello oggettivo, non declinabile in base alle preferenze personali, assoluto. Sì lo so, è un po' superficiale, ma diciamoci per convenzione che "Monnalisa" è un quadro BELLO e le croste di Teomondo Scrofalo (chi è vissuto come me negli anni '80 sa di cosa parlo) sono quadri BRUTTI.
In questo caso, come in musica, per bello intendo "esteticamente godibile", come se parlassi di una donna. C'è un'estetica visiva e un'estetica musicale che partendo dall'assunto precedente potrebbe riassumersi così: Angelina Jolie sta a "London Calling" dei Clash come Rita Levi Montalcini sta a "Never Mind the bollocks" dei Sex Pistols.
Ora, pur comprendendo che qualcuno (me compreso) non trovi Angelina Jolie la più grande gnocca dell'universo, posso ragionevolmente pensare che nessuno la trovi meno gnocca di Rita Levi Montalcini.
Ma ribaltando il concetto: chi è stata più importante nella storia tra la Jolie e la Montalcini?
E anche qui, pur comprendendo (a fatica, lo ammetto) le ragioni di chi ritiene "Mr e Mrs Smith" e "Tomb Rider" i film del secolo, non oso supporre una risposta diversa dalla più ovvia.
Bene! Tutto ciò in musica, classica o pop che sia, stenta ad essere compreso, portando spesso a confondere l'importanza con il "Bello".
"Never Mind The Bollocks" è un disco di gran lunga più brutto di "London Calling" (e non sto a dilungarmi sui perchè, se li volete sapere scrivetemi), ma anche di gran lunga più importante. E' la Rita Levi Montalcini del rock!
Certo, magari "London Calling" non è l'Angelina Jolie del rock, ma qualcosa di lievemente più incisivo, tipo... che so... Candice Bergen, ma il concetto pur estremizzato dovrebbe essere chiaro.
Ecco vorrei fare con voi questo parallelo, stilando una lista di album più o meno importanti e il loro alter ego femminile. E vorrei che con il vostro contributo questa lista venisse aggiornata. Comincio io.

Led Zeppelin IV - LED ZEPPELIN = Lauren Bacall (sfrontata, intelligente, bellissima e fuori dagli schemi)

Brothers in arms - DIRE STRAITS = Gina Lollobrigida (bella, giunonica, ruspante, ma alla lunga un po' stucchevole)

In the court of the Crimson King - KING CRIMSON = Liz Taylor (penetrante, particolare, con qualche pretesa intellettuale, ma invecchiata male)

Achtung Baby - U2 = Madre Teresa di Calcutta (energica, vitale, piena di speranze, fondamentale per il suo popolo, di certo non una top model)

Sono solo alcuni esempi, se ne potrebbero fare migliaia, ma ho deliberatamente tralsciato l'esempio che ci porta al topic:

Revolver - BEATLES = Marylin Monroe

Questo è il classico miracolo: un disco bellissimo che è anche importante e diventa un'icona musicale, come Marylin.
Ce ne sono pochi che riescono in questa alchimia quasi soprannaturale. Non ci è riuscito Stravinskij, preso a pomodori in faccia e poi rivalutato; non ci è riuscito Glenn Miller, odiato dai critici oltranzisti che lo ritenevano marginale, ma amato dal pubblico per la sua "estetica" accattivante.
Ci sono riusciti i Beatles, che tutti percepivano come importanti e tutti amavano perchè musicalmente "belli".
Ritorno alla domanda: "Meglio Lennon o McCartney?"
Estremizzo ancora: Lennon portava l'importanza, McCartney l'estetica. Poi c'era Harrison che portava entrambe le cose, ma non voglio andare fuori tema.
In realtà ho sentito spesso dire che John Lennon aveva uno spessore intellettuale superiore e mi sono sempre schierato contro questa specie di teorema. Di certo il Lennon post Beatles ha dato un taglio molto più intellettuale, politicamente impegnato e artisticamente elevato di quanto non abbia fatto McCartney (in gran parte grazie alla tanto deprecata Yoko Ono), ma in epoca Fab Four non era così.
E' però vero che Lennon era molto più psichedelico, votato all'armonia, sperimentatore di quanto non lo sia stato il suo compare, che però costruiva melodie indimenticabili e arrangiamenti rimasti nella storia.
Un connubio talmente inestricabile che, pur scrivendo seperatamente, le canzoni venivano tutte firmate da entrambi. Anzi, firmavano anche ciò che non scrivevano loro.
Vi racconto un aneddoto:
Quando i Beatles furono chiamati a Buckingham Palace per ricevere l'onorificenza ed essere insigniti baronetti, Elisabetta II chiamò in disparte John e Paul sussurando loro "Vorrei ringraziarvi per aver scritto una delle più belle canzoni del secolo: Here comes the sun."
John e Paul si guardarono per un attimo impacciati, poi rivolgendosi alla regina Paul rispose: "Grazie Maestà, ma in realtà quella canzone l'ha scritta George."
Il quale George se ne stava timidamente in disparte come sempre.
Naturalmente la regina non poteva immaginare il tacito accordo stipulato con il sangue di fronte a Brian Epstein, che voleva che tutte le canzoni dei Beatles, indipendentemente da chi fossero scritte, portassero la firma Lennon/McCartney.
Un accordo che face sì che il quartetto proseguisse una carriera di lusso, altrimenti minata da pretese economiche e battibecchi in tema denaro, che il geniale manager voleva assolutamente evitare, sapendo bene quale fine fanno i gruppi che iniziano a scornarsi sui quattrini. Tant'è che la vera fine dei Beatles si deve ai pesanti investimenti sbagliati voluti da Paul (non ultimo la creazione dell'etichetta "Apple" che pur portando alla ribalta talenti allora sconosciuti come James Taylor e Eric Clapton, fu un bagno di sangue a livello economico) e mal digeriti dagli altri.
Insomma meglio Lennon o McCartney?
Meglio i Beatles.
E vi lascio con l'unica loro canzone che a buon diritto porta la firma di entrambi, anche se ascoltandola, capirete che in realtà si tratta di due canzoni in una, ben separate e con in ogni parte l'impronta tipica dell'uno o dell'altro.
Ma è bellissima. Ed è importante.



A presto rukkacci