giovedì 7 maggio 2009

L'OROSCOPO DEL SANGUE by Bloody Mary

Settimana dal 09\05 al 16\05

GRUPPO 0
Giorni difficili in campo affettivo, vi farete condizionare dall'influenza del vostro\vostra partner (La Bambola, Patty Pravo e Vivere senza te, Vasco Rossi). Momenti di svago e divertimento con amici (See you later alligator, Bill Haley and his Comets). Vedrete una persona dopo molto tempo (Incontro, Francesco Guccini).
Canzone della settimana:



GRUPPO A
In questi giorni potrete dare sfogo a tutta la vostra creatività senza pensare troppo a quanto vi scorre attorno (Light my fire, The Doors). Energia positiva da trasmettere a chi vi sta vicino, ma attenti a non esagerare (Lively up yourself, Bob Marley). Il sangue scorrerà fluido dietro le note di questa canzone:



GRUPPO B
Momenti di riflessione fuori stagione (L'anno che verrà, Lucio Dalla) e una inspiegabile malinconia (Canzone per Piero, Francesco Guccini) condizioneranno questa settimana e vi terranno ai margini del mondo esterno in lunghi momenti di riflessione (One more kiss dear, Vangelis).
Canzone della settimana:



GRUPPO AB
Sangue decisamente caldo (Libera nos a malo, Ligabue) e settimana altalenante in tutti i campi, soprattutto quello lavorativo, dove dovrete mantenere la calma per non sbottare (Il bombarolo, Fabrizio De Andrè).
La vostra canzone per questa settimana:



E per questa settimana è tutto... buone piastrine da... Bloody Mary.

mercoledì 6 maggio 2009

FUOCHI NELLA NOTTE - Puntata tre della nuova era

Alzate il volume. Stanotte si parte così:



L'avete sentito l'attacco più folgorante della storia del rock?
Quel rullante, quell'unico colpo sul pattern, ossessivo, violento come se si infrangesse su una gigantesca incudine!
L'avete visto John Hammer, l'uomo martello, "The man who buildt America", mentre a mani nude spacca le montagne per costruire da solo la terra promessa?
Questo narra la leggenda. L'epica americana che non si è potuta permettere di scritturare un Omero o un Virgilio a raccontarne le gesta e si è affidata alla sua musica.
Ma qual è la sua musica?
Quando nel sud gli schiavi raccoglitori di cotone finivano il loro massacrante turno nei campi, si riunivano in sordide baracche ed iniziavano a cantare e suonare la musica della loro terra, prima della deportazione.
Una musica spiccatamente ritmica, alla quale aggiungevano gli "shouts" e gli "hollers" e gli "howls", le urla disperate con cui accompagnavano il loro lavoro e comunicavano la loro voglia di riscatto da quella condizione disumana.
Un telaio sonoro impostato sul "call and reponse", un grido di "chiamata" al quale doveva succedere un grido di "risposta", come un agghiacciante appello dove quel grido era l'unico modo per dire "Sì, ci sono! Esisto!".
Un urlo primordiale, le cui tracce indelebili hanno trasformato la storia della musica e influenzato l'arte tutta. Urlo come rabbia, urlo come paura, urlo come disperazione, la stessa che vedremo in Munch e che leggeremo in Ginsberg.
Urlo al posto della parola, anche quando vuol semplicemente dire "Io sto bene", in un ossimoro grande come l'America. Un urlo come questo:



Poi arrivò il giorno in cui qualcuno si accorse che gli sporchi africani non usavano la musica solo per intrattenimento. Quei negri bastardi usavano il ritmo per comunicare! Avevano un codice e attraverso i tamburi si parlavano, organizzavano fughe, si chiamavano in segreto a raccolta. "Talkin'Drum" era il nome che i bianchi diedero a quello che in Africa si chiamava semplicemente "Tam Tam".
Ma il "Tamburo Parlante" doveva essere eliminato! Troppo rischioso lasciare agli schiavi un codice segreto per dirsi cose che i bianchi non potevano sentire.
Però che peccato rinunciare a quella musica! Ai padroni piaceva avere dei giullari di corte che allietavano le loro feste con quella musica strana, primitiva, ma così eccitante!
E allora a qualcuno venne l'idea: che continuino a suonare, ma non con i loro strumenti autoctoni. Senza quegli strani strumenti intagliati nell'ebano e nell'avorio non avrebbero potuto prendersi gioco di loro e complottare sotto il loro naso.
Così i bicorde e i bonghi vennero messi al bando e progressivamente sostituiti da benjo, chitarre, contrabassi, che gli africani impararono a suonare con la stessa rapidità con la quale impararono a subire la violenza dei bianchi.
Senza saperlo avevano inventato il Blues.



E di cosa parla il blues?
Parla di uomini e di disperazione. Di storie tragiche, e di eroi. Di leggende e di amore.
Fu così che nacque l'epica americana, popolata di personaggi come John Hammer, l'uomo martello, "The man who buildt America" da solo, spaccando le montagne a mani nude fino a morirne. Come molti fratelli neri erano morti per servire un paese che non era il loro, per costruire i loro ponti, le loro ferrovie, le loro belle case. E in cambio non un "grazie", ma la schiavitù.
Il blues parla di libertà e di eroi come John Henry, Mr Tambourine Man, Mr Jones, che continueranno la loro vita immaginaria alla ricerca di quel riscatto, nelle canzoni dei loro figli, nipoti, pronipoti.
Il blues parla di guerra, quella guerra che i neri combatterono al fianco dei bianchi per fare grande un paese che non era il loro, ma per il quale morirono a migliaia. E in cambio non una pacca sulla spalla, ma il razzismo e l'emarginazione.
Il blues parla di tutto ciò di cui la musica parlerà, da quel momento in poi.
Perchè qualunque cosa ascoltiate fratelli rukki, si chiamasse anche Amedeo Minghi, nasce da lì, da un uomo che spaccava da solo le montagne a mani nude.
Non dimenticatevene.
Mai.


Bico.

lunedì 4 maggio 2009

La rassegna stampa rukka.

Buongiorno, è lunedì, mi sono appena alzato (ed è perfino troppo presto) e mi girano anche un po' le palle (forse proprio perché è lunedì) per cui guardo un po' di notizie con l'occhio germanato di chi ha ancora sonno e le butto là, a caso.

Dunque, dunque... vediamo un po'...

Il Boston Globe potrebbe chiudere. Ehm... dovrei approfondire ma non ne ho voglia... continuiamo... anzi, no, prima metto una canzone. Una canzone bella, va', che ne ho bisogno per svegliarmi e sognare.



Vi aspettate Silvio e Veronica ora eh? Na na na...

OPERAZIONE ANTI RICICLAGGIO A SAN MARINO, ILLECITI PER MILIONI DI EURO, INQUISITI IMPRENDITORI ITALIANI, E che gli faranno a questi? Secondo me, niente. Bah... andiamo avanti.

H1N1 (danno ai virus il nome di un attacco stile battaglia navale) Secondo caso in Italia di influenza suina. Qualcuno dice: Virus in calo! Qualcun altro: no! Potrebbe riemergere.
E mettetevi d'accordo, no? Almeno fateci sapere.

Vediamo un po' le cose di casa nostra? Almeno, un paio di cosette che scorgo qua e là:
Bossi contrattacca: legge elettorale con chi ci sta. E chi non ci sta si attacca eh? Bene, bene...
A Trento crolla l'affluenza per le comunali. Mi pare drammaticamente logico, visto le proposte che girano in questi partitucoli.

Toh... invece Franceschini teme di risvegliarsi in una Repubblica asiatica. O se ci andassero tutti, invece, in qualche (più lontana possibile) Repubblica asiatica? Già... ma che ci hanno fatto di male le Repubbliche asiatiche per meritarsi questi qua? Chiedo venia.

Intanto ci facciamo notare in Afghanistan: Italiani sparano, uccisa una bambina, tre feriti. (E Frattini si dichiara sgomento).

Io mi prendo un caffè e lascio una canzone, è meglio.



Oh... oggi metto Guccini eh? A chi non sta bene se ne vada pure in qualche altra radio ad ascoltare le solite 3 canzoncine che girano a rotazione.
Farewell... che capolavoro. E ora, qualcuno dopo questa canzone potrebbe pensare che la prossima notizia sarà su Veronica e Silvio... naaaaa.

Toh, una notizia succosa: Arriva il software che risponde alle domande. Bene, io comincio a preparare le mie, poi vediamo che risponderà.

E ora, una serie di notizie del genere "e chi se ne frega?"
- Emy Winehouse sviene ai Caraibi.
- Mostra degli scatti di Madonna nuda. (Non è una bestemmia eh? Anche se pensare ancora a Madonna nuda, in effetti, un pochettino...)
- Vaticano contro Angeli e Demoni.
- Mike: fa male essere fuori da Mediaset.

E ora, ladies end gentlemen, una canzone del Maestro Francesco Guccini.



Evabbè!!! Quindi ora qualcuno penserà che questa sia la canzone adatta per introdurre il discorso su Lario e Berlusconi.
No!

Sport: Valentino vince, Nadal vince, l'Inter vince, la Juve pareggia, Milito ne fa tre, il Barcellona affonda il Real e il Panatinaikos vince la Coppa Europea di basket.

Per le notizie di economia sono ancora troppo addormentato, leggo distrattamente, invece che Castro dice "vergognati!" a Obama (speriamo non sia per l'abbronzatura) ma anche di quel che dice Castro non è che mi importi molto, così vado a chiudere con un'altra canzone di Francesco Guccini: il testamento del pagliaccio. (E' inedita, ci rimettiamo alla clemenza del Maestro per non finire dietro le sbarre come criminali incalliti, dopotutto... c'è di peggio in questo "benedetto, assurdo belpaese").



E così abbiamo anche commentato la notizia del giorno. (Finalmente, eh?)

Alla prossima rassegna stampa (ovviamente rukka).

Pok.