sabato 30 maggio 2009

La rassegna stampa

Buongiorno e buonasera, rassegna stampa in tempo di elezioni... uhmmm... dovrebbe essere un'occasione ghiotta per leggere programmi, discorsi, idee, campagne politiche, voglia di cambiamenti, facce nuove, proclami... liti!
Liti fra fazioni opposte, no? Schieramenti diversi, idee diverse, quindi, giusto così...
Per esempio, Di Pietro che litiga con Franceschini... giusto no?

...

No eh? Fanno parte dello stesso schieramento? O lo facevano fino a poco fa?

Ehm... vediamo un po' se c'è altro.
"Bossi scatenato contro i centristi! Casini pirla, merita solo legnate!"
Ah già, ma loro sono già divisi da molto tempo, non hanno praticamente mica mai governato insieme.

All'estrema sinistra che succede? Toh... Comunisti italiani e Rifondazione si sono unite. 'Azz...
In compenso c'è un'altra lista che si chiama "Sinistra e libertà".
Ok, niente di nuovo.

In Sicilia guerra fra PDL e Lombardo (o chi l'aveva eletto questo?)
A Sciacca invece: "Si candida a Sindaco, il suo partito lo licenzia!"
Musica, va'...



Ehm...la canzone è venuta fuori per caso...
Non ci crede nessuno eh?
Vabbè, lasciamo perdere gli schieramenti e le liti, ne verrà fuori sicuramente qualcosa di buono, poi abbiamo così tante facce nuove da mandare a rappresentarci in Europa... facce nuove, sì...
Per esempio vedo questo Pietro Ingrao che invita a votare comunista.
Caspita... Ingrao che invita a votare comunista, questa poi non me la sarei mai aspettata, lui che era nel Partito Comunista ai tempi di Robespierre, figurati un po'.
Comunque hanno corretto il tiro puntando su forze fresche visto che recentemente l'appello è stato accolto da Margherita Hack.

Mi capita qualche giorno fa di dare un'occhiata in tv, a un dibattito politico, protagonisti due giovanotti di primo pelo: Teodoro Buontempo e Marco Pannella.

Ora...potrei continuare, ma a che pro? Aspettiamo che venga il dopo elezioni e che tutti, come da prassi, abbiano vinto, aspettiamoci il sorrisone di Berlusconi che annuncerà di avere il 102% dei consensi e che finalmente potrà liberarsi dai "grumi eversivi" e inauguri il prossimo anno giudiziario con le "magistratine". Sicuramente qualcuno si farebbe condannare anche volentieri.
Aspettiamoci che da sinistra ci dicano che sono in ripresa e che quello 0,003% di voti in più rappresentano la voglia di cambiare del Paese.

Aufff... che faticaccia 'ste rassegne stampa, facciamo che la chiudiamo qui, lasciando parola a chi le cose le "vedeva" in anticipo.



A' la prochaine...
Pok.

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domenica 24 maggio 2009

FUOCHI NELLA NOTTE puntata cinque della nuova era

Me lo hanno spiegato tempo fa. Gente più colta, più seria, più intelligente di me mi ha spiegato tutto. E lo ha fatto con un esempio, come si fa con i bambini o i duri di comprendonio. E io sono entrambi.
Che cos'è la politica?
Vedi, mi hanno detto, la politica è l'arte della mediazione. Se quella fabbrica costruisce un tavolo che inquina il pianeta e tu sei un ambientalista, devi batterti affinchè quella fabbrica costruisca mezzo tavolo, in modo che inquini il 50% in meno. Se ti batti per la chiusura della fabbrica sei solo un idealista, un utopista, un inutile sognatore.
Quel giorno io una cosa l'ho capita: non sarò mai un politico.
Perchè a costo di qualunque cosa io sempre, sempre, sempre mi batterei perchè quel cazzo di tavolo non venisse mai costruito. Perchè se tu inquini il mio pianeta per il tuo stracazzo di tornaconto personale, io mi ribello. Punto.
Io mi ribello perchè non credo nelle gocce in mezzzo all'oecano. Perchè non credo che i piccoli passi portino a un grande cammino. Perchè non credo che il dialogo, anzi, la "dialettica" sia un'arma efficace contro le lobby, gli interessi privati dei gruppi di pressione, l'arroganza del potere.
Io credo che tu stia facendo qualcosa di sbagliato ed io ho il dovere di impedirtelo. A qualunque costo.
Ed ecco che, improvvisamente, da utopista, idealista e inutile sognatore... mi sono trasformato in terrorista.
Ecco che la mia mancanza di moderazione nel difendere le cause di chi non ha potere mi ha trasformato in un anarcoide ribelle.
Avete visto quant'è facile affibbiare un'etichetta?
Avete visto qual è il trucco per renderci innocui?
Basta trasformare le parole.
Ed in questo noi italiani siamo tra i più dotati al mondo. Ben rappresentati da un presidente del consiglio che è la caricatura di ognuno di noi.
E chi a lui si oppone?
Trasforma le parole.
Berlusconi è un populista.
Berlusconi è un affabulatore.
Berlusconi è un tycoon prestato alla politica per tutelare gli interessi di casta.
Tutto vero, ma tutto così tragicamente "politicamente corretto". Così stancamente, barbaramente banale.
Berlusconi è un enorme figlio di puttana che ogni giorno ci mette a novanta gradi e trastulla in mezzo alle nostre chiappe il suo miliardario uccello.
Berlusconi è un ladro. Un banale ladruncolo che borseggia ognuno di noi impunemente.
Berlusconi è un mafioso, il peggiore dei mafiosi, che utilizza qualunque mezzo (ivi inclusa la circonvenzione di incapaci - cfr Villa di Arcore) per ottenere il suo unico scopo: maggiore profitto.
Questo andrebbe detto, senza trasformare le parole che, fatalmente, finiscono per trasformare anche le cose, i fatti, la storia.
Ma io non ce l'ho con Berlusconi. Perchè dovrei? Che io sappia non costruisce nemmeno tavoli. Casomai mi dovrei incazzare con il signor Ikea, ma questa è un'altra storia.
Io ce l'ho con la democrazia!
Avete capito bene fratelli rukki: odio la democrazia!
"Il popolo è un bambino" dice Ascanio Celestini. E questo bambino ha bisogno di giocattoli e caramelle, anche da sconosciuti. E' così che nascono Mussolini, Hitler, Napoleone, Franco, Tito, Ceaucescu, Bush, Berlusconi... una manciata di caramelle, panem et circenses. E il gioco è fatto!
Ed è drammatico, terribile, che questo bambino abbia diritto di voto! Perchè fregare un bambino è facile come... rubare le caramelle ad un bambino!
La democrazia presuppone l'onestà, il rigore morale di chi è chiamato a governare, la verità!
Pensateci un attimo fratelli rukki: con questi presupposti chi è più utopista, idealista e inutile sognatore? Io, anarcoide terrorista, o chi propugna la democrazia urbi et orbi?
Ho deciso. Oggi non lavoro, oggi non mi vesto. Resto nudo e...



Voglio dirvi una cosa fratelli rukki, una cosa che mi riguarda. Sapete perchè esiste Radio Rukki Power? Sapete qual è il vero motivo per cui la notte c'è uno stronzo che delira sputando parole nell'etere?
Perchè dovete guadagnarvi i vostri diritti. E dovete farlo attraverso la conoscenza.
Perchè voi siate eterni rukki, perchè coltiviate il dubbio, perchè abbiate coscienza di ciò che non siete prima ancora che cercare di capire quello che siete.
Il popolo è coltivato come rapa, è allevato come coniglio attraverso letteratura, cinema, musica apparentemente innocua, ma in realtà devastante come un'enorme metastasi dell'anima.
Il popolo non legge Paul Auster, legge Faletti.
Il popolo non ascolta i Can, ascolta Eros Ramazzotti.
Il popolo non guarda i film di Bellocchio, guarda Neri Parenti.
Ecco il mangime delle mandrie. Un mangime che porterà la mucca ad impazzire, ma fino ad allora, la terrà buona buona, con la sua coscienza in salamoia, ad aspettare che qualcuno decida per lei. Facendole credere che le sue scelte siano il prodotto della "democrazia" e non della manipolazione mentale, o, nella migliore delle ipotesi dell'anestesia totale alla quale viene quotidianamente sottoposta mediante un mangime adulterato ma tanto gustoso... come le caramelle.
Radio Rukki nasce per proporre mangimi alternativi, forse più duri da digerire, ma senza additivi che assopiscono la coscienza.
Radio Rukki non vuole eliminare il dolore, ma l'anestesia, in modo che quel dolore finalmente si senta in tutta la sua potenza, prima che sia troppo tardi.
E lo fa con l'unico mezzo che possiede: la musica, l'arte, la fantasia.
Radio Rukki non impedirà alle mucche di impazzire, ma proverà a radunarle una volta impazzite, affinchè prendano una strada diversa da quella verso il macello: la strada dell'urna con diritto di voto.
Sono un megalomane? Ho pisciato fuori dal vaso? Mi atteggio a duce?
Forse.
Ma ho imparato una cosa: non sarò mai un politico.
Per cui... fidatevi di me.



"If"... la canzone dei "se".
Tratta da uno degli album più belli dei Pink Floyd: Atom Earth Mother, quello che ha in copertina...
una mucca.

Buonanotte rukkacci.

Io sono Bico. E comando l'arcobaleno.

L'OROSCOPO DEL SANGUE di Bloody Mary - Settimana dal 24\05 al 31\05

GRUPPO 0 - I MELODICI

I globuli rossi filano perfettamente e continua il vostro momento positivo, allietato anche dalle giornate di sole che invitano ai tuffi nel mare (Surfing USA - The Beach Boys). Nottate "calienti" di musica e drinks (All'una e trentacinque circa - Vinicio Capossela). Lieve calo fisico a partire da venerdì, si consiglia relax. (Bluemoon - Roberto Vecchioni).
La canzone della settimana:



GRUPPO A - ARMONICI

Settimana piacevole, il sangue scorre con fluidità e favorisce incontri (Let's spend the night together - The Rolling Stones). La serata di mercoledì potrebbe offrire una gradita sorpresa, sia in campo lavorativo che affettivo (Music from Big Wednesday - Basil Poledouris).
La vostra canzone per la settimana:



GRUPPO B - RITMICI

Avete bisogno di mare, non c'è dubbio. Allora, via... senza pensarci due volte, a riscaldare il sangue sotto il sole (Stessa spiaggia stesso mare - Piero Focaccia). Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e potreste trovarvi di fronte una persona che non volevate rivedere (Un pugno di sabbia - Nomadi). Ritroverete la piena forma grazie a un corroborante bicchiere di vino bianco fresco (Spill the wine - Eric Burdon).
La canzone per questa settimana:




GRUPPO AB - COMPLESSI -

Si parte decisamente male (I don't like monday - The Boomtown Rats) poca voglia di lavorare e di uscire. Bisogna far scorrere il sangue e riprendersi dall'apatia (Glory days - Bruce Springsteen). Tenete duro che da giovedì le cose andranno meglio (Everybody needs somebody - The Bluesbrothes).
La canzone per questa settimana:




E anche per questa settimana è tutto... Bloody Mary vi saluta e, come sempre... buon sangue, cari rukki.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI by Mike Goodmorning

IL FILM

PAZ! - Renato De Maria (2001)

Paz è Andrea Pazienza, geniale fumettista scomparso nel 1988 a soli 32 anni. La sua opera ha lasciato il segno in quella che veniva definita "controcultura" e la sua Bologna universitaria degli anni '70, sempre in bilico tra impegno sociale e amori adolescenziali, tra tardive arie di rivoluzione ed edonismo sfrenato, è diventata un'icona generazionale. "Bologna capace d'amore, capace di morte" per dirla con Guccini, è lo scenario in cui si muovono personaggi estremi, borderline, ma in qualche modo archetipici.
PAZ! infatti non è un film agiografico sulla vita di Andrea Pazienza, ma un omaggio alla sua opera ed ai suoi personaggi: Pentothal (nel film un giovane Claudio Santamaria), il più autobiografico, fumettista spiantato e incline alla depressione, dal nome simile ad uno psicofarmaco; Zanardi liceale pluripetente, avvezzo ad atti di teppismo e dedito al sesso estremo; Fiabeschi, studente universitario sempre in bilico tra gli esami, l'amore e il servizio militare che incombe sulla sua testa come un'atavica minaccia.
Ed un appartamento sgangherato come le loro vite. Un appartamento che condividono pur non essendosi mai incontrati e dove mai si incontreranno.
PAZ! è il racconto di 24 ore della loro vita ed, in qualche modo, il racconto della vita di Andrea Pazienza, al quale sono stati tributati dopo la morte, tantissimi omaggi: il film "Il Piccolo Diavolo" di Benigni è a lui dedicato, così come il brano "Presente" di Piero Pelù. Sue citazioni appaiono in moltissimi film come "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", "Ovosodo" di Virzì dove è ripresa una scena tratta da un suo fumetto, e perfino in "Tre metri sopra il cielo" di Moccia.
E' a lui dedicato anche il libro "La terra promessa, quarant'anni di rock" di Gino Castaldo che è anche il curatore del progetto musicale di PAZ! (vi si concede addirittura un cameo, insieme ad Alex Infascelli - regista di Almost Blue - e Giovanni Lindo Ferretti - CCCP,CSI,PGR.
Un intero album, "Controverso" dei Gang, ha in Paz un importante ispiratore, così come il concerto tributo di Vinicio Capossela nell'ambito della rassegna "Vite im pazienti".
Naturalmente anche il mondo del fumetto ha voluto esprimere il proprio omaggio e nel n. 200 del più popolare fumetto degli ultimi 20 anni, Dylan Dog, appare il figlio di Bloch, trasposizione sclaviana di Zanardi e un personaggio secondario che ha le fattezze dello stesso Andrea Pazienza.
Una curiosità finale: La squadra di Calcio SchwarzRot8000 che milita nella liga alternativa di Zurigo ha nel suo stemma un ritratto di Pazienza come emblema.




IL LIBRO

BEATLES PROIBITI - William Mandel (Ed. Blues Brothers 2009)

Avete sempre creduto che i Beatles fossero quei bravi ragazzi in giacca e cravatta che cantavano Michelle ispirati dall'amore contemplativo?
Avete sempre pensato che le orge, l'abuso di droghe, gli eccessi, fossero prerogativa solo dei Rolling Stones?
Dopo aver letto BEATLES PROIBITI ne avrete abbastanza per ricredervi. Scoprirete un mondo sommerso di cui nessun giornalista e nessuna istituzione ha mai parlato. Perchè? Per lo stesso motivo per cui ai festini a base di sesso ed eroina organizzati da Mick Jagger e Keith Richards, la polizia attendeva l'uscita di Lennon e McCartney prima di fare irruzione ed arrestare tutti i presenti: i Beatles erano la più importante industria d'esportazione britannica e il loro aspetto da "bravi ragazzi" voluto da Brian Epstein, contribuiva non poco a risanare l'economia inglese in crisi.
Ma la realtà non era fatta di innocenti caschetti e canzoncine innocue, bensì di puttane, rapine a scopo di diletto, LSD in quantità industriale, presunti omicidi (come quello di Stuart Sutcliffe, il primo bassista dei Fab Four, morto per un'emorragia cerebrale a seguito di un pestaggio attribuito a John Lennon) ed altre amenità. BEATLES PROIBITI non tace nulla: dai rapporti omosessuali tra Lennon e il manager Epstein, alla verità sulla cacciata di Pete Best; dalle fellatio in pubblico di Yoko Ono, all'avidità malata di Paul McCartney; dagli intrighi di potere al "Satyricon". Il tutto condito dalle competenti analisi musicali, album per album, dell'autore.


"Nei tanti articoli e libri sui Beatles non c'è scritto niente delle orge e della merda che ci capitava durante i tour. Io avrei voluto leggere qualcosa di vero, ma avevamo tutti mogli o fidanzate e non volevamo ferirle... la faccenda dell'LSD, degli allucinogeni è andata avanti per anni: io mi sono fatto non meno di mille trip... I nostri tour erano pieni di droga, sesso, erano come il "Satyricon" di Fellini... Eravamo dei fottuti bastardi, ecco cos'eravamo, eravamo i peggiori bastardi sulla faccia della terra. E i giornalisti tacevano anche per via delle feste, le puttane gratis e il divertimento - tutti volevano restare sul carrozzone del Satyricon... (JOHN LENNON, 1970)


IL DISCO

ULTIME NOTIZIE DI CRONACA - PGR (2009)

E' l'ultimo atto di una storia di sigle. La prima CCCP - Fedeli alla linea, dirompente, punk, a volte folle a volte melodica, è entrata sulla scena alla fine degli anni '70 ed ha contaminato con le sue provocazioni tutti gli anni del riflusso e del becero craxismo. La seconda CSI - Consorzio Suonatori Indipendenti (seguendo l'evoluzione della geo-politica), irrompe negli anni '90 cambiando definitivamente le regole della musica grazie a tre album e un live che sono pura leggenda.
La terza PGR - Per Grazia Ricevuta, la meno convincente fino ad oggi, orfana di Massimo Zamboni e acquiesciente verso i deliri mistici di Giovanni Lindo Ferretti, ma pur sempre capace di produrre un grande disco come "D'Anime d'Animali".
Con ULTIME NOTIZIE DI CRONACA si chiude anche quest'avventura, ma stavolta il canto del cigno, diversamente dai CSI ("Tabula Rasa Elettrificata" l'ultimo lavoro di quella formazione è anche, fatalmente, il meno riuscito) è un vero capolavoro!
Nove "cronache" raccontate dalla voce sermonistica di un ispirato Ferretti, coadiuvato dalle chitarre di Giorgio Canali, qui molto più acustiche e melodiche che nei CSI e dalle trovate sonore di Gianni "Marok" Maroccolo, bassista e genio degli "electronics". Particolarmente interessanti le tracce 3 e 6 ("Cronaca di guerra I" e "Cronaca di guerra II"), nonchè la prima "Cronaca Montana" che ricorda molto le sonorità di "Ko De Mondo". Bellissima anche la traccia di chiusura, l'onirica "Cronaca Divina" che possiamo accostare ai CCCP di "Madre" o ai CSI di "Linea Gotica".
Un disco da avere, ascoltare e riascoltare. Per grazia ricevuta.



Hasta siempre rukkacci!
M.G.