venerdì 10 aprile 2009

Rassegna stampa

Buongiorno, questo è lo spazio della rassegna stampa che oggi però sarà vuoto per il rispetto dovuto alle vittime del terremoto in Abruzzo e alla giornata di lutto nazionale.
Senz'altro aggiungere...

P.

IL NUOVO PALINSESTO DI RADIO RUKKI POWER

Ogni settimana, in ordine sparso, andranno in onda i nostri IJ (Internet Jockey) con questi programmi:

Bloody Mary - L'OROSCOPO DEL SANGUE

Mike Goodmorning - CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Poker - RASSEGNA STAMPA

Bico - FUOCHI NELLA NOTTE


Fateci sapere pervenire le vostre idee, rukkacci maledetti!

L'OROSCOPO DEL SANGUE by Bloody Mary

Ecco un'altra nuova rubrica di Radio Rukki Power. Come ogni radio che si rispetti abbiamo anche noi il nostro oroscopo settimanale. Ma il nostro è diverso. E' l'oroscopo del sangue! Vi chiederete, amici rukki, cosa vuol dire. E' molto semplice: si tratta dell'oroscopo basato sul vostro gruppo sanguigno.
Si chiama Ketsuekigata e ha radici abbastanza lontane. Ve ne leggo la storia tratta dal sito "ParlandoSparlando":

I giapponesi parlano di sangue nelle piu' disparate circostanze. Nell'Arcipelago e' infatti diffusa la convinzione che il gruppo sanguigno sia un attendibile indicatore della personalita' e delle attitudini psicofisiche degli individui, e il ketsu-eki-gata (ketsuekigata), la "dottrina dei gruppi sanguigni", riscuote molto piu' credito di ogni altra veneranda sapienza esoterica.
E la cosa risale a tempi molto lontani; gia' nel 1916 un medico giapponese, Hara Kimata, pubblico' una ricerca che legava il tipo di sangue al carattere e, intorno al 1925, l'esercito giapponese fece propria questa teoria per identificare i punti di forza e le debolezze dei propri soldati, per selezionare gli uomini piu' adatti a un determinato incarico.

La teoria ricevette la sua prima formulazione nel 1927, a opera di Takeji Furukawa, quando ancora la scoperta dei gruppi sanguigni era fatto recente e clamoroso.
Furukawa, professore di psicologia in una scuola superiore femminile di Tokyo, si mise ad osservare le differenze di temperamento tra le sue studentesse. Al termine dei suoi studi, pubblico' il primo libro: "Studio del temperamento attraverso i gruppi sanguigni".
Secondo Furukawa le caratteristiche di ogni persona erano determinate dal tipo di sangue che gli circolava nelle vene, attribuendo le varie tipologie di carattere che avevano ai diversi gruppi sanguigni ai quali appartenevano.
Gli studi del professore giapponese non trovarono mai un vero fondamento scientifico cosi' che la teoria di Furukawa resto' in auge solo alcuni anni (quanto basto', pero', per introdurre la prassi di indicare il gruppo sanguigno nelle domande di assunzione alle aziende), scemando negli anni '30, fino ad essere ignorata e cadere nell'oblio per una quarantina di anni.

A ripescarla ed a rivitalizzarla fu, nel settembre del 1971, il giornalista Masahiko Nomi, quando pubblico' il libro "Ketsuekigata de wakaru aisho" (titolo inglese "Understanding Compatibility from Bloody Types"), Capire le affinita' in base al gruppo sanguigno (un libro giunto ormai alla ristampa numero 240).
Masahiko Nomi approfondi' le teorie di Furukawa e, pur non avendo un background medico e basandosi su sue statistiche (dalla metodologia, peraltro, poco chiara), in un decennio riusci' a pubblicare una decina di libri sull'argomento, tutti diventati best seller e long seller, visto le numerosissime ristampe che hanno avuto, facendoli divenire un vero e proprio fenomeno popolare.
Dopo la sua morte nel 1981, il figlio Toshitaka prosegui' la sua opera sponsorizzando Ketsuekigata Ningengaku Kenkyuushou, l'Istituto per il gruppo sanguigno umano. Padre e figlio alla fine pubblicarono oltre 65 libri, vendendo piu' di 6 milioni di copie nel solo Giappone.

Da allora il ketsuekigata, la "dottrina dei gruppi sanguigni" appunto, e' letteralmente dilagata, grazie anche alla complicita' di giornali e tv, inculcandosi nella coscienza popolare nipponica.
Ancora nel 1991, Matsuda Kaoru pubblica "Ketsuekigata to Seikaku no shakaishi" ("Social history of blood type and personality").
Secondo i sondaggi, anche oggi oltre il 70% dei giapponesi crede che esista una relazione tra gruppo sanguigno e personalita'. E in Giappone ci si chiede "di che gruppo sei?" come da noi e' comune domandare "di che segno sei?"

Solo nel 2008 almeno dieci libri sull'argomento sono entrati nella classifica dei bestseller grazie a milioni di copie vendute.
In televisione, la mattina, viene letto l'oroscopo dei gruppi sanguigni.
E ancora: ci sono agenzie matrimoniali che si basano su questa teoria per far incontrare ai propri clienti l'anima gemella, asili nido divisi per tipo di gruppo sanguigno, fino ad arrivare alla scelta di alcune aziende, che tengono conto del gruppo sanguigno per l'assunzione dei propri dipendenti.

E non solo, il Primo Ministro nipponico Taro Aso si cura di precisare sul suo sito internet che e' di gruppo A (con il leader dell'opposizione che e', invece, di gruppo B) e nel vocabolario e' stato inserito anche un neologismo, bura-hara, che indica l'attrazione sessuale per una donna in base al suo gruppo sanguigno.

L'ossessione per il gruppo sanguigno ha contagiato anche la Corea del Sud, dove il tipo di sangue e' considerato determinante nelle relazioni sentimentali. Il fenomeno ha ormai influenzato anche qui canzoni, tv, riviste e cinema. Addirittura siti internet riuniscono questi innamorati, decisi a migliorare e rilanciare la loro immagine nelle relazioni sentimentali.

Allora vediamo qual'e' il profilo della personalita' corrisponde ad ogni gruppo sanguigno, secondo la "dottrina dei gruppi sanguigni" (ketsuekigata) che tanto impazza in Giappone.

Gruppo A
Gli A-gata, le persone con gruppo sanguigno A, sono individui calmi, seri, stabili e leali. Hanno un carattere deciso, ma non esente da cocciute impuntature. Ponderano bene le proprie mosse, ma una volta passati all'azione si votano alla causa con assoluto puntiglio e dedizione. Vantano un ottimo autocontrollo, ma il loro rigore nasconde un'intima fragilita' e una certa inclinazione al nervosismo.

Inoltre, chi appartiene al gruppo A, ha un carattere gentile, riservato e pudico, quasi sfuggente, educato, ansioso, indeciso, prudente, si commuove facilmente, non combattivo, disposto a sacrificarsi, meticoloso, sistematico, organizzato, onesto, serio, puntuale, scrupoloso, convenzionale, premuroso verso ogni cosa, preferisce relazioni pacifiche, lento a dare fiducia, osservante delle regole e dell'ordine sociale, sa reprimere le emozioni, pessimista, cerca la tranquillita', poco sociale.

Gli uomini del gruppo A sono attirati dal matrimonio e dai figli e vanno d'accordo con le donne del gruppo 0. Le donne A non disdegnano il nubilato e non sono molto entusiaste all'idea di procreare.

Per la sua tendenza all'omologazione, il tipo A viene a volte assimilato alla categoria castale dei contadini.


Gruppo B
I B-gata, le persone con gruppo sanguigno B, sono dinamici, brillanti, intraprendenti, curiosi e rigorosi, ma anche dispersivi, inaffidabili ed egocentrici. Facili all'entusiasmo e nel contempo superficiali, sbolliscono con la stessa rapidita' con cui si infervorano. All'apparenza risultano solari, gentili e pieni di energia, ma in realta' non amano troppo il contatto con il prossimo. Poco convenzionali e poco sensibili all'opinione altrui, vengono paragonati ai cacciatori.

Inoltre, chi appartiene al gruppo B, e' allegro, vivace, indipendente, loquace, sensibile, socievole, premuroso, accomodante, originale, ha classe e stile, non ama il gioco di squadra, odia le limitazioni, pensa senza stereotipi, istintuale, distingue poco, non considera le circostanze, non e' molto osservante delle regole sociali, imprevedibile, creativo, accetta i rischi senza pensare alle conseguenze, la vita e' un gioco. Gli B sono un po' gli opposti degli A.

La casta cui sono assimilati e' quella dei commercianti.


Gruppo 0
Gli O-gata, le persone con gruppo sanguigno 0, sono individui pacifici, generosi, indipendenti, flessibili, ottimisti, aperti al mondo e alle novita'. Sebbene non lascino facilmente trasparire le loro opinioni, uno spiccato senso del gruppo li rende persone che "incontrano".
In amore si dimostrano moderni, liberi e comprensivi, rispettosi della personalita' dell'altro.
La professione consigliata ha a che fare con il commercio, le relazioni pubbliche ma anche la medicina e la psicologia. Possiedono un'innata vocazione alla leadership (la maggior parte dei primi ministri giapponesi sono O-gata), anche se a volte la loro destrezza finisce per rivelarsi mera apparenza (la maggior parte dei primi ministri giapponesi sono, appunto, O-gata).

Inoltre, chi appartiene al gruppo 0, e' calmo, paziente, capace di controllare le proprie emozioni, deciso, inflessibile, pieno di fiducia nelle proprie capacita' nonostante un'apparenza tranquilla, socievole, estroverso, avventuroso, di larghe vedute, accetta con favore, ha sempre chiari gli obiettivi, ha desideri onesti, conscio delle relazioni di potere, sa cogliere le occasioni, cerca il successo, non gli piace sentirsi subordinato, intraprendente, ottimista, autoritario.

La casta cui sono assimilati gli 0 e' quella dei guerrieri.


Gruppo AB
Gli AB-gata, le persone con gruppo sanguigno AB, hanno animi profondi, sensibili e delicati. Sempre riguardosi verso i sentimenti altrui, gli AB si muovono con cura e discrezione, cio' che ne fa degli ottimi mediatori. Con se stessi e con le persone della propria cerchia, tuttavia, sanno essere duri e intransigenti. La loro personalita' risulta percio' segnata da una certa ambivalenza. L'AB-gata corrisponde al tipo dell'umanista melanconico.

Inoltre, chi appartiene al gruppo AB, e' razionale, ha buona capacita' critica e di analisi, e' nato per risolvere i problemi, partecipa e contribuisce alla societa', vuole vivere in armonia con la societa', e' unico, vuole fare molte cose insieme, serio sul lavoro, sfrenato nei rapporti personali, si sente distante, freddo, la vita e' un dramma. Gli AB sono una combinazione dei caratteri del tipo A e del tipo B,

La casta cui sono assimilati gli AB e' quella degli artigiani.



Secondo alcuni giapponesi, l'impasto dei vari gruppi sanguigni determinerebbe anche il temperamento dei popoli.
Negli Stati Uniti, per esempio, domina il gruppo O, mentre in Giappone prevale il gruppo A (A 38.1%, O 30.7%, B 21.8%, AB 9.4%).
Nel Paese del Sol Levante il gruppo sanguigno viene sfruttato anche per formulare previsioni e analisi sulla compatibilita' interpersonale, nella vita di coppia, ma anche sul posto di lavoro.

Come precedentemente accennato, dal 1930 l'indicazione del gruppo sanguigno fa parte integrante di ogni domanda di assunzione e le aziende che tengono in qualche considerazione la tabella di tolleranza ketsuekigata sono tutt'altro che mosche bianche.

Ridotto all'essenziale, tale schema sancisce la compatibilita' di ciascun gruppo con se stesso e con il gruppo AB.
Gli AB sono peraltro considerati soggetti da "non preferire", mentre si dice che i piu' abili manager siano gli esponenti del gruppo A.
Agenzie matrimoniali e aziende a parte, i giapponesi trovano grande diletto a indovinare il gruppo sanguigno di conoscenti e interlocutori, nonche' quello dei personaggi illustri.
I principali membri dell'augusta Famiglia Imperiale, per esempio, appartengono tutti al gruppo A (l'imperatore Hirohito, pero', era un AB).
Al Capone? O.
Adolf Hitler? A.
I presidenti coreani? In genere AB (da "non preferire").
Akira Kurosawa? B.
Marilyn Monroe? AB (questa volta, pero', da "preferire").

Nel libro del dottor Peter J. D'Adamo si afferma che il gruppo sanguigno e' una sorta di marcatore evolutivo che svela quale cibo e' meglio per noi.
Ad esempio, le persone di tipo A dovrebbero seguire una dieta piu' vegetariana, mentre per il tipo 0 e' piu' indicata una dieta con molta carne rossa.



E' tutto chiaro amici rukki? Bene, dalla prossima settimana premuratevi di accertare il vostro gruppo sanguigno e state attenti ai consigli delle stelle... ops chiedo scusa... dei globuli rossi!

B.M.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI by Mike Goodmorning

E proviamo allora a darvi qualche consiglio per il week end lungo di Pasqua. Per chi resta a casa naturalmente, non per i pochi fortunati che anche in periodo di crisi riescono a farsi le gitarelle fuori porta.
E cosa c'è di meglio, quando si sta a casa, di un buon libro, un bel film e un po' di sana musica da ascoltare? Bene, questi sono i consigli di Radio Rukki Power e se non saranno graditi, beh, potete sempre eliminarci dai vostri preferiti. In fondo anche questa è democrazia no?

LIBRO
Marco Di Grazia e Francesco Villari - L'OTTAVINA DI DIO
Va bene, lo so, è una marchetta, ma sono nuovo qui e sapete com'è, sempre meglio accattivarsi le simpatie dei fondatori! Ma scherzi a parte l'Ottavina è un libro divertente, ben scritto, ricco di avventure e colpi di scena. Una lettura ideale per un fine settimana senza troppi pensieri, piacevole anche per chi non ha idea di biliardo.

FILM
Julie Taymor - ACROSS THE UNIVERSE
Se amate i Beatles non potete prescindere da questo meraviglioso film, interamente sceneggiato sulle canzoni dei Fab Four. In parte musical, in parte no, prende spunto dalle canzoni per mettere in pellicola la storia di due adolescenti inquieti sul finire degli anni '60, quando imperversava la guerra in Vietnam e i giovani si riversavano per le strade a gridare la loro rabbia. Cameo di Bono degli U2 e di Joe Cocker, fantastico nei panni di un barbone.

DISCO
Ivan Segreto - AMPIA
Un autore giovane, ma già estremamente maturo. Un disco sorprendente con le sue atmosfere ambient, le sue armonie modali, i testi surreali. C'è tanto dentro questo AMPIA, dal jazz alla classica, dall'acustica cantautorale al folk, dal crossover al madrigale. Solo otto brani, come si faceva una volta, ma collaborazioni di altissimo pregio: Franco Battiato, seconda voce della title track, ma anche Paolo fresu che regala l'intro a "L'inverno, l'estate" e Giovanni Sollima che introduce "Dondola". Intellettuale ma comunicativo, raffinato e godibile, sarà sicuramente una piacevole sorpresa per molti di voi.

Alla prossima popolo rukko.

M.G.

mercoledì 8 aprile 2009

UNA PUNTATA QUALUNQUE

Buon giorno popolo rukko. Vi siamo mancati?
Eh sì, è più di un mese che Radio Rukki si è imboscata nella polvere, ma non si è dimenticata di voi. E infatti questo silenzio ha generato riflessione e si sa, la riflessione porta nuovo. Da oggi, ordunque, Radio Rukki cambia. In meglio o in peggio lo deciderete voi, grazie alla funzione di commento che dovrebbe finalmente essere stata riabilitata.
Vi anticipo che da ora in poi non sarò l'unico speaker delirante, ma altri clandestini nascosti nel buio come me, altri border line (come direbbe l'editor de "L'Ottavina di Dio") si mescoleranno nel mondo dei vivi per restituirvi immagini suoni e parole dall'aldiqua. Nuovi programmi, nuove idee, nuovi rukki.
E come ogni radio che si rispetti, ogni trasmissione avrà il suo titolo e il suo conduttore. A chi vi parla resterà l'onere di chiduere i battenti, la notte, quando i tavoli da poker sono ormai vuoti e l'alcool in corpo abbondante.
E non crediate che qui a Ko de Mondo siamo esenti dal rutilante universo della pubbicità. No no, alla fine di ogni puntata vi beccherete anche i nostri bei consigli per gli acquisti. Ma non temete, niente prosciutti e tv al plasma. Ogni volta vi consiglieremo un libro da leggere, un film da vedere, un disco da comprare (o scaricare, fate voi), a nostro gusto e senza la pretesa di ergerci a guru. Semplicemente vi segnalaremo ciò che ci piace e che, siamo certi, piacerebbe anche a voi, se davvero siete rukki dentro.
Ma in questa puntata qualunque non voglio darvi solo "informazioni di servizio". Voglio che sia l'ultima puntata di Radio Rukki Power, così come la conoscete, e la prima della nuova era.
Parto da una richiesta arrivata via mail: "Bico, ma secondo te era meglio Lennon o McCartney?"
Potrei rispondere in maniera laconica: Harrison.
Ma la domanda, in sé ingenua e generalista, contiene interessanti spunti di riflessione e liquidarla così non mi sembra corretto.
Non me ne vogliate, ma parto da lontano.
Da un concetto valido in musica come in altri ambiti: non sempre ciò che è bello è importante, non sempre ciò che riveste grande importanza è anche bello.
Ovviamente ci sarebbe da discutere molto sul concetto di "bello" se è vero ciò che afferma il Principe De Curtis: "De gustibus non est sputazzellam", ma consentitemi di dare per scontato che esista un bello oggettivo, non declinabile in base alle preferenze personali, assoluto. Sì lo so, è un po' superficiale, ma diciamoci per convenzione che "Monnalisa" è un quadro BELLO e le croste di Teomondo Scrofalo (chi è vissuto come me negli anni '80 sa di cosa parlo) sono quadri BRUTTI.
In questo caso, come in musica, per bello intendo "esteticamente godibile", come se parlassi di una donna. C'è un'estetica visiva e un'estetica musicale che partendo dall'assunto precedente potrebbe riassumersi così: Angelina Jolie sta a "London Calling" dei Clash come Rita Levi Montalcini sta a "Never Mind the bollocks" dei Sex Pistols.
Ora, pur comprendendo che qualcuno (me compreso) non trovi Angelina Jolie la più grande gnocca dell'universo, posso ragionevolmente pensare che nessuno la trovi meno gnocca di Rita Levi Montalcini.
Ma ribaltando il concetto: chi è stata più importante nella storia tra la Jolie e la Montalcini?
E anche qui, pur comprendendo (a fatica, lo ammetto) le ragioni di chi ritiene "Mr e Mrs Smith" e "Tomb Rider" i film del secolo, non oso supporre una risposta diversa dalla più ovvia.
Bene! Tutto ciò in musica, classica o pop che sia, stenta ad essere compreso, portando spesso a confondere l'importanza con il "Bello".
"Never Mind The Bollocks" è un disco di gran lunga più brutto di "London Calling" (e non sto a dilungarmi sui perchè, se li volete sapere scrivetemi), ma anche di gran lunga più importante. E' la Rita Levi Montalcini del rock!
Certo, magari "London Calling" non è l'Angelina Jolie del rock, ma qualcosa di lievemente più incisivo, tipo... che so... Candice Bergen, ma il concetto pur estremizzato dovrebbe essere chiaro.
Ecco vorrei fare con voi questo parallelo, stilando una lista di album più o meno importanti e il loro alter ego femminile. E vorrei che con il vostro contributo questa lista venisse aggiornata. Comincio io.

Led Zeppelin IV - LED ZEPPELIN = Lauren Bacall (sfrontata, intelligente, bellissima e fuori dagli schemi)

Brothers in arms - DIRE STRAITS = Gina Lollobrigida (bella, giunonica, ruspante, ma alla lunga un po' stucchevole)

In the court of the Crimson King - KING CRIMSON = Liz Taylor (penetrante, particolare, con qualche pretesa intellettuale, ma invecchiata male)

Achtung Baby - U2 = Madre Teresa di Calcutta (energica, vitale, piena di speranze, fondamentale per il suo popolo, di certo non una top model)

Sono solo alcuni esempi, se ne potrebbero fare migliaia, ma ho deliberatamente tralsciato l'esempio che ci porta al topic:

Revolver - BEATLES = Marylin Monroe

Questo è il classico miracolo: un disco bellissimo che è anche importante e diventa un'icona musicale, come Marylin.
Ce ne sono pochi che riescono in questa alchimia quasi soprannaturale. Non ci è riuscito Stravinskij, preso a pomodori in faccia e poi rivalutato; non ci è riuscito Glenn Miller, odiato dai critici oltranzisti che lo ritenevano marginale, ma amato dal pubblico per la sua "estetica" accattivante.
Ci sono riusciti i Beatles, che tutti percepivano come importanti e tutti amavano perchè musicalmente "belli".
Ritorno alla domanda: "Meglio Lennon o McCartney?"
Estremizzo ancora: Lennon portava l'importanza, McCartney l'estetica. Poi c'era Harrison che portava entrambe le cose, ma non voglio andare fuori tema.
In realtà ho sentito spesso dire che John Lennon aveva uno spessore intellettuale superiore e mi sono sempre schierato contro questa specie di teorema. Di certo il Lennon post Beatles ha dato un taglio molto più intellettuale, politicamente impegnato e artisticamente elevato di quanto non abbia fatto McCartney (in gran parte grazie alla tanto deprecata Yoko Ono), ma in epoca Fab Four non era così.
E' però vero che Lennon era molto più psichedelico, votato all'armonia, sperimentatore di quanto non lo sia stato il suo compare, che però costruiva melodie indimenticabili e arrangiamenti rimasti nella storia.
Un connubio talmente inestricabile che, pur scrivendo seperatamente, le canzoni venivano tutte firmate da entrambi. Anzi, firmavano anche ciò che non scrivevano loro.
Vi racconto un aneddoto:
Quando i Beatles furono chiamati a Buckingham Palace per ricevere l'onorificenza ed essere insigniti baronetti, Elisabetta II chiamò in disparte John e Paul sussurando loro "Vorrei ringraziarvi per aver scritto una delle più belle canzoni del secolo: Here comes the sun."
John e Paul si guardarono per un attimo impacciati, poi rivolgendosi alla regina Paul rispose: "Grazie Maestà, ma in realtà quella canzone l'ha scritta George."
Il quale George se ne stava timidamente in disparte come sempre.
Naturalmente la regina non poteva immaginare il tacito accordo stipulato con il sangue di fronte a Brian Epstein, che voleva che tutte le canzoni dei Beatles, indipendentemente da chi fossero scritte, portassero la firma Lennon/McCartney.
Un accordo che face sì che il quartetto proseguisse una carriera di lusso, altrimenti minata da pretese economiche e battibecchi in tema denaro, che il geniale manager voleva assolutamente evitare, sapendo bene quale fine fanno i gruppi che iniziano a scornarsi sui quattrini. Tant'è che la vera fine dei Beatles si deve ai pesanti investimenti sbagliati voluti da Paul (non ultimo la creazione dell'etichetta "Apple" che pur portando alla ribalta talenti allora sconosciuti come James Taylor e Eric Clapton, fu un bagno di sangue a livello economico) e mal digeriti dagli altri.
Insomma meglio Lennon o McCartney?
Meglio i Beatles.
E vi lascio con l'unica loro canzone che a buon diritto porta la firma di entrambi, anche se ascoltandola, capirete che in realtà si tratta di due canzoni in una, ben separate e con in ogni parte l'impronta tipica dell'uno o dell'altro.
Ma è bellissima. Ed è importante.



A presto rukkacci