giovedì 22 gennaio 2009

QUARTA PUNTATA

Sono confuso amici rukki. Sono molto confuso.
Io di crisi finanziarie o di banche in sofferenza non ci capisco nulla, ma qualche cazzo di domanda me la faccio!
E' una vita che vengo disincentivato a usare l'auto: usa i mezzi pubblici! L'auto inquina! Al centro mettiamo i pedaggi cosi' la gente va a piedi! E giornate a targhe alterne! Giornate ecologiche! E isole pedonali! E il carburante è caro, preferite la bicicletta....
Tutti i media e i politicanti coalizzati: Troppe auto in giro, bisogna calmierarne l'uso!
Poi arriva un dato: il mercato dell'auto va in crisi, calo dell'11%.
E grazie al cazzo!
No. Non va bene! Allora ecco l'apoteosi:
"Il governo studia un piano di sostegno alle industrie automobilistiche"
COSA???
Qualche miliardo alle industrie in difficoltà??? Con i nostri soldi??? (anzi con i VOSTRI, io i proventi del poker clandestino mica li dichiaro!) Quindi ci tocca pagare (e siamo degli stronzi inquinatori) se usiamo l'auto, ma ci tocca pagare ancora di più (e siamo degli affamatori di poveri operai) se NON la usiamo?
Sono confuso fratelli rukki.
Cosi' cerco risposte. Guardo il TG. Mi capita raramente, ma stavolta lo guardo.
"Incidente mortale, 5 ragazzi tra i 18 e i 22 anni perdono la vita a causa dell'alta velocità."
Non ho il tempo di elaborare la notizia, neanche di dispiacermi.
Sapete qual è il servizio successivo?
"Al salone dell'auto presentata la nuova Audi da 170 hp, da 0 a 100 in 7 secondi e velocità massima 260 Km orari. E' stata pensata per i giovani, dichiarano i vertici della casa automobilistica."
Stavolta il tempo di incazzarmi e mandare il telecomando a sfracellarsi sul muro ce l'ho. Non solo non me ne frega un cazzo che il mercato dell'auto sia in crisi, di più, vorrei che crollasse, vorrei vederli in galera questi assassini!
Ma poi mi calmo. Ho promesso a me stesso che solo un colore quando io ho full può darmi il diritto di rovinarmi la giornata.
E allora penso all'auto in un altro modo, quando da solo, lungo l'autostrada, alle prime luci del mattino...



"Io sto bene, che vergogna!" cantava il grande Gaber.
Perchè a star bene, oggi, ci si deve vergognare. Ma come? C'è la crisi, il mondo va a rotoli, la vita è un inferno e tu ti permetti il lusso di stare bene?
Dico a te, fratello rukko che stai ascoltando: come ti permetti?
Provvedo subito io a spegnerti quel sorriso gaudente dal volto ebete.
Ascolta. E soffri!



Ecco. Ora puoi andare a nanna. Ci penso io a rimboccarti le copertine.
Dormi rukketto mio e fai in modo che gli incubi arrivino presto.
Sarà una notte indimenticabile...

mercoledì 21 gennaio 2009

TERZA PUNTATA

L'America spera.
Obama risponde: "Calma, c'è da soffrire."
L'America ribatte: "E noi che ti abbiamo votato a fare?
Ma lui continua: "Ma non sono mica il Messia!"
E l'America: "A no?"

Tutto il mondo aspetta la svolta epocale, ma noi rukki siamo qui e Obama o no, sempre rukki rimarremo.
Mentre qualcuno si interroga sul pil che scende, noi ammiriamo Aretha che canta davanti al primo presidente nero della storia!
Mentre qualcuno elucubra sul futuro delle banche, noi ci commuoviamo nel vedere il vecchietto Pete Seeger rinascere alla luce della speranza.
Mentre qualcuno ha sostituito Naomi Campbell con Michelle Obama nelle proprie fantasie onanistiche, noi guardiamo sua figlia e ci chiediamo se anche gli altri bambini, in Africa, nelle favelas brasiliane, a Cuba potranno avere un giorno quello stesso sorriso.
Ma noi siamo rukki e non contiamo un cazzo.
Noi non gettiamo il cuore oltre il muro, ma ci limitiamo a guardarlo, il muro.
Però, come disse qualcuno, "Un uomo solo che guarda il muro è un uomo solo. Ma due uomini che guardano un muro è il principio di un'evasione".
E allora, se siete con me, stanotte, cantiamo insieme davanti a questo maledetto muro.



Questa è Radio Rukki Power fratelli, dalle frequenze di Kò de mondo.
Sapete cos'è Ko de mondo?
E'il posto più lontano da ovunque voi siate.
Ci sono stati tanti Kò de mondo nella storia, ma ogni volta venivano spostati un po' più in là da gente strana, gente che non credeva ai confini, gente che guardava oltre, che si chiamava Colombo, Diaz, Magellano, Vespucci...
E ogni volta Kò de Mondo aveva un nome diverso: Colonne d'Ercole, Finistere, Indie.
Noi l'abbiamo trovata, la nostra Kò de Mondo, ci abbiamo installato un ripetitore radio e occupando frequenze clandestine siamo partiti. E non temiamo di essere scoperti, perchè i curiosi, quelli che guardano oltre, quelli che non credono ai confini, sono tutti morti.



Povertà magnamima, malaventura, concedi compassione ai figli tuoi. Glorifichi la vita e gloria sia, glorifichi la vita e gloria è.

Buonanotte rukkacci della malora!