lunedì 20 aprile 2009

FUOCHI NELLA NOTTE - Puntata Uno della nuova era

Pensavo di cominciare con toni pacati questa prima puntata notturna della nuova Radio Rukki. E invece no. Perchè?
Perchè sono incazzato. Ho pure vinto un bel po' al tavolo ieri notte, un colore cambiando due carte contro una scala all'asso sono soddisfazioni che meriterebbero ben altro umore, ma tant'è. Sono incazzato.
Anzi non ne posso proprio più.
Di cosa? Dei giornalisti! Tutti i giornalisti! Di quelli che all'Aquila si sono infilati nelle macchine di persone che dormivano in auto per paura che gli crollasse addosso la casa chiedendo "Come mai siete qui?".
Di quelli che dopo trecento morti e migliaia di feriti e sfollati hanno pensato bene di sciorinare le cifre dell'audience, spiegando con tanto di percentuali il trionfo della loro testata sulle reti concorrenti! E avevano il coraggio di esserne visibilmente soddisfatti!
Ma esiste ancora il reato di oltraggio al pudore? O è stato depenalizzato insieme al falso in bilancio?
Non lo so, ma se esiste, per favore arrestate queste merde umane, perchè più oltraggio al pudore di questo non c'è!
Se non esiste più, allora fate quello che vi dico: spogliatevi nudi, completamente nudi, e andatevene in giro per strada urlando: "Adesso misurate anche lo share di questo cazzo!!"
Ma vedete fratelli rukki, io ho tollerato. Ho tollerato l'invadenza, l'incompetenza, l'arroganza. Dai giornalisti ho tollerato quasi tutto. Ho tollerato che sulle reti Rai e Mediaset non venisse passata l'intervista a un Berlusconi sorridente che dichiarava "Qui nella tendopoli si sta benissimo; hanno tutto quello che serve. E' come se fosse un camping estivo." Giuro, ha detto proprio così.
Ho tollerato quella telecamera invadente che entrava nelle tende, che in quel momento erano case, fin nel profondo dell'intimità di gente ferita, umiliata, senza più un cazzo di niente, a chiedere "Casa vostra è crollata?"
Mi sarebbe piaciuto che qualcuno avesse risposto "No, siamo qui per passare un week end alternativo alla solita gita fuori porta."
Ho tollerato persino gli speciali di Vespa e Sposini che intervallavano il pianto di una madre che ha perso il figlio con i "consigli per gli acquisti".
Sapete quando ho smesso di tollerare?
Forse doveri vergognarmene, ma voglio confessarvelo, perchè voi siete rukki come me e temo mi possiate capire.
Beh è successo ieri sera, quando anch'io come tanti milioni di italiani ho visto l'ultima puntata di X Factor!
Sì, anche di fronte all'immane tragedia sono riuscito ad indignarmi sul serio solo quando è stata toccata la musica.
Sono uno stronzo superficiale, lo so, ma che volete farci? Ho la presunzione di credere che se la gente amasse di più la musica, forse certa televisione neppure esisterebbe e certi giornalisti d'assalto che pensano di fare share sul dolore e sulla tragedia, oggi sarebbero impegnati in più consone attività tipo coltivare barbabietole o vendere aspirapolvere.
Ma torniamo alla FINALE di X FACTOR.
Per l'occasione è stata allestita una vera e propria redazione televisiva, una tribuna stampa con il fior fiore dei giornalisti musicali italiani.
Una massa informe di idioti, incapaci di esprimere il benché minimo segno di cultura musicale. Una ventina di completi imbecilli che scrivono sulle più importanti testate italiane!
Lo voglio ripetere: idioti, incompetenti, probabilmente venduti a qualche casa discografica, oppure semplicemente cerebrolesi raccomandati. E se qualcuno di voi li conoscesse sono disposto a fornire le mie generalità e essere denunciato per calunnia (ma esiste ancora il reato di calunnia, o è stato depenalizzato insieme al protesto bancario?).
Insomma questa sottospecie di giornalisti non ha fatto altro che magnificare le doti di un ragazzetto di buona volontà, incapace di pronunciare sillabe musicalmente eufoniche, autore di un brano di una banalità disarmante, intonato come un muratore che fa i gargarismi all'alba, che risponde al nome di Juri.
Ma posso ancora capire! Forse il mio giudizio vale poco, quindi mi sento incline a tollerare ancora, a ipotizzare che in questo giovine virgulto vi sia qualcosa che io non colgo.
Ma le motivazioni addotte! No quelle non c'entrano con il gusto, quelle sono delle oggettive stronzate:
"Si è scritto la canzone da solo"
E questo che vuol dire? Prendete carta e penna rukkacci, sto per scrivere una canzone. Fatto? Bene, adesso trascrivete questo testo che sto improvvisando al momento:
"Cade la pioggia, scende la nebbia nella notte fredda. Il mondo sta zitto in questo emisfero, nell'altro qualcuno ha già in testa un sombrero. Non sento dolore nel buio profondo, ho sete ed ho fame... ho toccato il fondo."
Bene. da adesso in poi sono un cantautore. Mi sono scritto una canzone da solo! L'avete trascritta? Mi raccomando eh, perchè potreste avere tra le mani l'anteprima della nuova hit dell'anno!
Ma vaffanculo!
Altra motivazione: "Un ragazzo così giovane che già scrive canzoni così"
Ma lo sapete quanti anni aveva Jim Morrison quando nascevano i Doors? E Jimi Hendrix? E Janis Joplin? E Brian Jones?
E lo sapete quanti anni avevano i Beatles quando sono diventati i Fab Four? E Elvis quando diventò The King?
E senza andare troppo lontano, andatevi a sentire Son, di cui ho parlato qualche puntata fa: un ragazzo di Pestum (Salerno) di 23 anni.
Ma che cazzo ne sapete voi? Voi che non siete mai andati a scoprire cosa succede davvero tra i giovani autori, che non avete la più pallida idea di chi siano Ivan Segreto, Son, i Tetes de Bois... Restate a fare vetrina della vostra ignoranza in prima serata su Rai Uno, mentre là fuori, per fortuna, c'è qualcuno che fa musica!
Ero riuscito a provare un po' di pena, quando avevo visto Mogol elargire complimenti per l'originalità di un verso contenuto nel brano inedito di Matteo Bicucci (o come cazzo si chiama). Il verso, udite udite, recitava così: "Senza te e con te non so vivere"
E Morgan a corroborare "E' la chiave di tutto, qualcosa che non era mai stato scritto prima!"
Mi sono domandato più volte: ma sono diventato scemo io o qualcosa non torna?
Dico, senza indulgere sulla banalità oggettiva della frase, indipendentemente dall'originalità, ma "I can't live with or without you" lo sapete o no cosa cazzo vuol dire? Lo sapete o no che è uno dei brani più celebri degli U2 i quali a loro volta sono forse la band più celere del pianeta???
Ma ripeto, in questo caso sono stato vinto dalla pietà, soprattutto per Mogol, ormai inutile anche in veste di mentore.
Mentre per i giornalisti no, non riesco a provare pena. Solo disgusto. Perchè nella migliore delle ipotesi lo fanno in malafede. Si beano del loro potere di condizionare i consumatori di musica, magari perchè la major di turno gli ha allungato un obolo sottobanco. E, ripeto, questa è la migliore delle ipotesi. La peggiore non ve la dico neanche.
No, niente musica stanotte, la musica è in lutto.
Voglio dire solo una cosa, e la voglio dire a trecento persone che in un attimo hanno perso la vita, probabilmente senza neanche accorgersene.
Voi che adesso sapete. Voi che adesso siete da qualche parte che nessuno qui conosce. Ovunque vi troviate a vagare, se incontrate Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Luigi Tenco, abbracciateli anche per me e ditegli che nella tragedia avete avuto una sola fortuna: vi siete persi la finale di X Factor.
E ora che qualcuno censuri anche me, che tanto di trovarmi in compagnia di Vauro non posso che essere onorato!
Vaffanculo a tutti!
Buonanotte solo a voi, rukkacci maledetti!

1 commento:

  1. Bello! Lucido e incazzato come piace a me!
    Bravi ragazzi di Radiorukki!!

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