giovedì 12 febbraio 2009

Puntata Speciale

Rullino i tamburi, per questo speciale tutto dedicato a... a... a... ebbene sì... agli U2!
Da qualche giorno, infatti, passa in radio la loro ultima canzone, preludio all'album che uscirà intorno a fine mese.
Bene... non stiamo a perderci troppo in parole e ascoltiamo questa canzone, si intitola "Get on your boots".



E ora sentiamo un po' che suonavano e cantavano questi 4 irlandesi più o meno 25 anni fa...



C'è un po' di differenza eh? Eh sì, è vero. La chitarra di The Edge era un po' sporca, il giro di basso di Adam Clayton piuttosto "essenziale", la batteria di Larry Mullen rullava di rock puro, ma per carità, senza troppi fronzoli. La voce di Bono Vox un po' acerba?
Sì, sì... come no?
Ma... ce ne può importare qualcosa?

Cari U2, siete diventati quello che siete diventati per canzoni come quella, per l'energia che ogni singola nota sprigiona nelle vene di chi vi ascolta, per l'energia che voi sapevate mettere in quelle singole note. Per la forza compositiva della vostra musica.
E oggi... perdonate la franchezza, ma chi vi parla vorrebbe avere una risposta a una semplice domanda: perché mi venite fuori con una cagata come quella canzone che abbiamo ascoltato prima?
Ma cosa c'entra una canzone del genere con un gruppo che ha la storia che hanno gli U2? Imbarazzante! Non trovo altri termini per spiegare a me stesso quello che provo quando ascolto una cosa come quella. Quando sento una musica inesistente, una chitarra che mi sa più di campionatura che di dita che scorrono fra le corde, una voce che sembra da Zecchino d'oro (senza offesa per lo Zecchino d'oro).
Una "non canzone", almeno fosse una canzone brutta, magari. Perché ci può stare di tirar fuori canzoni brutte, lo avete fatto voi, lo hanno fatto altri prima di voi e lo faranno altri dopo.
Ma una cosa del genere... mi verrebbe da chiedervi se l'avete ascoltata. Se voi, che siete persone, uomini... uomini che vivono di musica, vi siate messi lì, davanti a una cassa acustica ad ascoltare quello che mandate in giro per il mondo. Mi chiedo, semplicemente, se vi rendete conto.
Voi che avete saputo fare questo:



Questa è la tua voce, Bono, questa è la tua chitarra, The Edge. Questo siete voi, U2. Ma si cambia... sì, è vero, certo che si cambia, non si può mica fare per tutta la vita "with or without you".
Ma visto che le canzoni le sapete fare, che senso ha fare "non canzoni"?
Non posso nemmeno dire "per chi"... perché pare che questo pezzo sia al primo posto della classifica. Allora sono io che sbaglio tutto? Che non ho capito niente?
Certo, voi avete ragione, qualsiasi cosa facciate diventa numero uno in classifica. A parte che vorrei capire chi è che vi compra e vorrei capire per chi vi scambiano i vostri acquirenti. Perché questi non sono mica gli U2. Eh no... questo è un gruppo che vive di rendita, un gruppo che, a me pare, non ne ha mica più voglia di fare musica. Un gruppo che è diventato solo una fabbrica di soldi, dimenticando le sette note. Eppure... quando volete, le sapete fare ancora le canzoni. Non sono passati molti anni, da quando, all'inizio di questo decennio, avete lasciato per un attimo da parte la vostra "svolta" pop\dance\zoo\e quant'alro ancora e avete ripreso una chitarra, un basso e una batteria. E tu, Bono, hai ripreso quella voce che sa incantare come poche. E avete fatto un album semplice, ma suonato, cantato... pensato. "All you can't leave behind" si chiamava.
E c'erano pezzi come questo...



Ma forse questo disco ha venduto meno dei precedenti, temo. E allora... che vi devo dire... continuate a tirar fuori le vostre cagate, saranno contenti i produttori, chi vi ha amato e vi ha amato sinceramente... un po' meno.
E chi vi ha amato non comprerà il vostro nuovo disco, andrà a ricercare fra i suoi cd polverosi qualcosa di vecchio, per ricordare una band che oggi non c'è più. E con la perduta speranza che questo nuovo anno ci ridesse un vecchio gruppo.



Bene.. non è tutto, ci sarebbe ancora molto da dire ma preferiamo fermarci qua, con un po' di amaro in bocca, come succede quando si perdono degli amici.
Pazienza...
E ora, Radio rukki si spegne per un giorno e aderisce alla campagna di Caterpillar "M'illumino di meno".
Buon buio, rukkacci malefici...

3 commenti:

  1. Ci illumineremo di meno, come gli U2 che l'"illuminazione" l'hanno persa da quel lontano 1987 in cui uscì "The Joshua Three".
    L'album-tributo successivo, "Rattle and Hum", ha chiuso degnamente un'epoca irripetibile.
    Tutto il resto è noia.

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  2. Che dire!
    Ho ascoltato il nuovo singolo e concordo pienamente: dov'è la canzone? Non è solo un problema di arrangiamento deludente.
    Il punto è che manca proprio la canzone.

    Vi PROPONGO un Piccolo ESPERIMENTO, per chiunque di voi sappia fare almeno gli accordi essenziali:
    1) Prendete una chitarra acustica
    2) Niente effetti, niente delay alla The Edge, niente di niente.
    3) Provate a suonare uno qualsiasi di questi pezzi:
    Drowning man, one tree hill, a sort of homecoming, I Threw a brick Through a window, into the heart, Twilight, Shadiws abd tall trees, A Day without me, Tomorrow, New Year's day, Surrender, indian summersky, the unforgettable fire, in God's Country, All I Want is you, ma anche So cruel o la meravigliosa Acrobat...
    Pezzi presi tra le varie tracce degli album, non i "singoli" o quelli celebrati da tutti come Pride o Sunday Bloody Sunday (sarebbe troppo facile.
    ebbene, Vedrete che sotto lo splendido vestito elettrico che bono e soci hanno costruito per ognuno di questi, il pezzo, la canzone c'è. vive. Esiste. ed è bellissima.
    4) Ora fate lo stesso con questo nuovo singolo: Chitarra acustica e basta.
    Se trovate una canzone sotto vi pago una birra!!

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  3. Niente birra per me. Ma era partita persa in partenza... sigh!!!

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